Un viaggio alla scoperta del Sud Est Asiatico è una continua sorpresa tra luoghi da sogno, panorami variegati, cascate spumeggianti, suggestivi templi e complessi archeologici, risaie, spiagge e foreste. Ma non soltanto: sono moltissime le attrazioni inedite che lasciano senza fiato come il “Ponte del Drago” a Da Nang, città costiera del Vietnam, un maestoso drago di acciaio, illuminato con 2500 luci LED, che sputa fuoco e acqua. (Nella foto, il “Ponte del Drago" a Da Nang, Vietnam)
Ancora a Da Nang, presso il giardino di Thien Thai nell’area turistica di Ba Na Hills, emoziona lo straordinario Golden Bridge, inaugurato nel 2018. La sua particolarità? Sospeso a 1400 metri, appare come un “nastro d’oro” sorretto da due monumentali mani in pietra.
A una ventina di chilometri da Vientiane, capitale del Laos, si apre il singolare “Buddha Park”, (il cui nome vero è Xieng Khuan), ma non è un sito archeologico. Si tratta, infatti, di un inedito parco che ospita una quarantina di sculture in cemento armato che raffigurano il Buddha, demoni e dei, nate dall’estro del religioso indo-buddhista Luang Pu nel 1958.
In Thailandia, non può mancare una visita a Lopburi, antica città imperiale del Regno di Siam, conosciuta ormai come “il regno delle scimmie”. Sì perché i simpatici animali qui sono parte integrante della vita di tutti i giorni, tanto che a fine novembre gli abitanti celebrano il Monkey Festival, una festa di più giorni con buffet e banchetti dove le scimmiette possono saziarsi a volontà.
Un’altra attrazione insolita si trova in Birmania, a 70 chilometri da Bago, ed è uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio buddhista del Paese: ecco la Kyaiktiyo Pagoda, o Golden Rock Temple, una pagoda completamente ricoperta d’oro. Svetta a 1100 metri sulla cima del monte Kyaiktiyo ed è un immenso masso granitico di oltre 7 metri di altezza che sembra “possa cadere” da un momento all’altro.
Il Langkawi Sky Bridge in Malesia è uno dei luoghi più incredibili del mondo, con viste spettacolari sull’arcipelago, sul Mare delle Andamane e sulle montagne ricoperte dalla giungla lussureggiante. Costruito nel 2004, vanta una lunghezza di 125 metri ed è sospeso da un’altezza di ben 700 metri.
Di sicuro impatto e suggestione in Vietnam è poi la grotta Am Phu Cave, scavata nella Thuy Son, la montagna dell’acqua. Rappresenta, infatti, la strada per il paradiso che si snoda attraverso l’inferno buddhista popolato da demoni e mani che si alzano dall’acqua. Giunti in profondità, i visitatori trovano un santuario e poi, risalendo, un tortuoso percorso disegnato da scale, ringhiere che portano a un vasto balcone e alla cima del monte.
In Myanmar suscita la curiosità il Monte Popa, antica formazione vulcanica che assomiglia a una torre e che sarebbe la dimora di 37 nat, spiriti della locale tradizione buddhista. Il bizzarro tempio sulla cima, meta di fedeli, si raggiunge percorrendo a piedi scalzi 777 gradini per poi essere ripagati da un panorama difficile da descrivere a parole.
A Dalat, Vietnam, attrae chi ama i paesaggi da fiaba la bizzarra Lat Crazy House, realizzata per rappresentare il mondo onirico di Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ una dimora unica nel suo genere, con stalattiti, decorazioni tribali, occhi rossi che osservano i visitatori, caverne, scale tortuose e finestre irregolari.
Infine, in Indonesia a Sukawati fa bella mostra di sé la Goa Gajah, o Grotta dell’Elefante, che in realtà assomiglia di più alla “Bocca dell’Inferno”. Tempio pubblico edificato nel XI secolo, è un'importante meta di pellegrinaggio e centro di meditazione per i sacerdoti che arrivano da altri templi.