La capitale delle Georgia è l’espressione del felice incontro tra Est e Ovest. Tipici balconi di legno, terme sulfuree del XVII secolo, botteghe e caffè artigianali, cortili italiani, edifici moderni e soprattutto un popolo caldo e ospitale creano un’atmosfera speciale in questa città. È storicamente nota anche per la sua tolleranza religiosa, particolarmente evidente nel centro storico, dove la moschea, la sinagoga, chiese cattoliche, ortodosse e armene si trovano insieme. Per questo è anche chiamata la 'Piccola Gerusalemme'
È la Terra del Vello d’Oro. Il regno della Colchide, l’incantevole Medea e il leggendario Giasone, gli Argonauti e il preziosissimo Vello d’Oro non sono solo i personaggi di un mito greco. La Colchide è veramente esistita e, nell'antichità, fu un vero e proprio calderone di civiltà. Oggi questa regione appartiene alla Georgia occidentale. Le numerose scoperte archeologiche e la tradizione dell’estrazione dell’oro con le pelli ovine, ancora oggi praticata nella regione dell’alta Svanetia, ne confermano la leggenda
Il primo europeo è georgiano. A pochi chilometri dalla capitale Tbilisi, si trova uno dei siti archeologici più straordinari del mondo: Dmanisi. Secondo gli archeologi, circa 1,8 milioni di anni fa si stabilì l'Homo Georgicus, il più antico uomo europeo. I resti fossili, gli utensili e i manufatti di questo sito sono i più antichi ritrovati finora fuori dall'Africa
Silenzioso e remoto villaggio nella selvaggia regione dello Svaneti, Ushguli rappresenta la località più elevata d'Europa abitata in modo permanente. Si trova infatti tra i 2.200 e i 2.410 metri sul livello del mare ed è caratterizzato da splendide torri medievali, che fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Comprende quattro villaggi: Zhibiani, Chvibiani, Chazhashi e Murqmeli. In questa zona sono conservate più di 200 torri medievali, tipiche della Svanezia
Sono una delle meraviglie naturali della Georgia e tra le più grandi al mondo. Le sue caratteristiche uniche includono una varietà di sale e la diversità di paesaggi. Quattro strati distinti sono stati formati durante le diverse fasi di sviluppo della Terra, comprendendo vari tipi di stalattiti, stalagmiti, cortine, cascate pietrificate, perle di grotta, fiumi sotterranei e laghi
Quella georgiana è una delle più antiche chiese cristiane al mondo, fondata nel I secolo d.C. dall'apostolo Andrea, il Primo chiamato. Nel 326 d.C. il Cristianesimo venne ufficialmente adottato come religione di Stato. Le chiese e i monasteri, simboli della vicinanza a Dio, sono stati costruiti ovunque e caratterizzano le città e gli ambienti rurali, affascinando per i decori delle facciate e per gli affreschi
Secondo la leggenda, sul Monte Kazbegi gli dei incatenato Prometeo a una roccia con catene indistruttibili. Un'aquila gigante veniva a tormentarlo tutti i giorni e gli mangiava il fegato. La montagna, dai suoi 5.047 metri d'altezza, ancora sorveglia l’intera catena montuosa del Gran Caucaso che forma un paesaggio incantevole. Vi possiamo trovare altre cime alte oltre i 5.000 metri tra cui il Monte Shkhara (5.068 m.) e il Monte Janga (5.059 m.)
Vardzia è un monastero del XII secolo scavato nel fianco del monte Erusheli, nel Sud della Georgia nelle vicinanze di Aspindza. È stato fatto costruire dalla regina Tamara nel 1185. Ha 6.000 stanze distribuite su 13 piani lungo una superficie di 500 metri. Si tratta di una meraviglia storica dove ancora vivono alcuni monaci, anche se la maggior parte delle stanze sono state convertite in museo. All’interno delle cavità era possibile proteggersi dalle incursioni dei Mongoli. La città comprendeva una chiesa, una sala reale e un complesso sistema di irrigazione che portava acqua alle terrazze coltivate. Unico accesso al complesso era offerto da alcuni tunnel ben nascosti le cui entrate erano situate nei pressi del fiume Mtkvari
Si dice che la Georgia sia la culla del vino. Alcune ricerche archeologiche e paleobotaniche hanno confermato che la cultura del vino in Georgia risale a 7.000 anni fa. Sono ancora visibili i resti della prima cantina del mondo, datata 4.000 a.C.. Perfino la parola vino deriverebbe dal georgiano “gvino”. Il simbolo della vinificazione georgiana è la qvevri, un'anfora interrata dove avviene la fermentazione e la macerazione naturale. Nel 2013 l'Unesco ha riconosciuto il metodo tradizionale georgiano di vinificazione come patrimonio intangibile dell’umanità
“Ogni piatto georgiano è una poesia”, diceva lo scrittore russo Pushkin. La cucina della Georgia è il frutto di un terreno fertile, ricco di minerali, alimentato dalle acque pure delle montagne del Caucaso. La Supra, la tavola imbandita con piatti georgiani, è una delle tradizioni più importanti nel Paese. Assolutamente da provare gli Mtsvadi, spiedini di carne, il Khinkali, dei ravioli, il Khachapuri (nella foto), una focaccia con formaggio fresco, e il Pkhali, verdure con spezie e noci