Quasi una barriera di roccia a segnare il confine tra il Molise e la Campania, il gruppo montuoso del Matese è uno dei luoghi più belli e suggestivi di tutta la regione. Ai piedi delle vette più alte del massiccio si snoda l'omonimo vasto Parco Naturale, dove tutto è meraviglia e magia: splendidi paesaggi verdi ricchi di boschi rigogliosi, specchi d'acqua che riflettono le montagne e tantissimi sentieri dove inerpicarsi per scoprire un panorama incontaminato. Partiamo allora per un viaggio alla ricerca delle bellezze del Matese, nel cuore dell'antica regione del Sannio.
Il piccolo paesino di Fontegreca sorge alle pendici del Matese occidentale, su una piccola collina da cui domina il paesaggio circostante. Molte sono le bellezze architettoniche racchiuse nel suo centro storico, come la splendida chiesa della Madonna dei Cipressi risalente al XVII secolo, nei cui sotterranei sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici. Passeggiate per le viuzze del borgo e lasciatevi affascinare dalle bellezze dei palazzi seicenteschi che vi si affacciano.
Nei pressi dal paese si trova una delle attrazioni più suggestive del Parco del Matese. Stiamo parlando della Cipresseta di Fontegreca, un'oasi di pace e serenità dove potrete riconnettervi alla natura e lasciarvi alle spalle lo stress della vita quotidiana. La magia di questo posto è data dal ricco bosco di cipressi, di cui proprio qui è nata una specie unica al mondo. Il fiume Sava, che lo attraversa per intero, dà origine a decine di piccole cascatelle e piscine di acqua cristallina, perfette anche per rinfrescarsi durante le afose giornate estive.
A poca distanza dalle pendici del massiccio del Matese, fa bella mostra di sé il borgo di Vairano Patenora, che giace all'ombra del pittoresco castello aragonese. Edificato alla fine del '400 sulla preesistente fortezza normanna e sveva, purtroppo è oggi in rovina, in particolar modo al suo interno. Anche le mura fortificate che un tempo circondavano il borgo medievale sono andate distrutte, e non ne rimane che qualche resto qua e là.
Sapevate che, ai piedi di due delle vette più imponenti del Matese, nasce il lago carsico più alto d'Italia? Si tratta del lago del Matese, che viene alimentato dalle acque provenienti dallo scioglimento delle nevi del monte Miletto e della Gallinola. Si trova a poco più di 1000 metri di altitudine, ed è circondato dalle massicce montagne che si riflettono sulla sua superficie. Qui è la natura incontaminata a farla da padrone, e il panorama che vi si può godere è davvero incredibile.
Per gli amanti del trekking e delle escursioni, il Matese è un luogo ricco di sorprese. Le sue montagne offrono tantissimi sentieri di diversi livelli di difficoltà, dove potrete cimentarvi in lunghissime camminate immersi nel verde selvaggio. Vi si trova anche un bellissimo itinerario compreso nel Sentiero d'Italia, uno dei trekking più lunghi al mondo, che si sviluppa sull'antica rete dei tratturelli della transumanza. Preparatevi ad uno spettacolo mozzafiato.
Nel cuore del Parco, a non molta distanza dal lago, il borgo di San Gregorio Matese è una vera perla da scoprire. È uno dei luoghi più affascinanti dell'alto Casertano, dove troverete antiche chiese e splendidi palazzi nobiliari. Nei mesi estivi sono moltissimi i turisti che affollano le vie del centro storico, grazie ai numerosi eventi durante i quali si possono riscoprire le tradizioni e i sapori caratteristici della regione.
Una delle architetture più suggestive da ammirare nel Matese è la basilica minore di Maria Santissima Addolorata, che svetta nel centro storico di Castelpetroso. Bellissimo santuario edificato secondo i dettami dello stile neogotico, si narra che venne eretto alla fine dell'800 per ricordare le apparizioni della Vergine Maria avvenute solo pochi anni prima nei pressi del borgo. Al suo interno, sono custodite preziose opere d'arte.
Il fiume Titerno è il principale corso d'acqua che attraversa il Matese, e proprio qui dà origine ad un fenomeno di carsismo davvero affascinante. L'azione erosiva dell'acqua sulla pietra calcarea ha creato, nel corso dei secoli, delle splendide gole chiuse tra imponenti pareti rocciose, immerse nel verde incontaminato. Qui, tra le forre del Titerno, il fiume scorre impetuosa e forma cascate, pozze naturali e giochi d'acqua.
Lungo il corso del fiume, c'è un'altra opera architettonica che merita di essere citata, il Ponte di Annibale. Piccolo passaggio in pietra ad una sola campata a tutto sesto, ha un'importanza storica di gran valore. Si narra infatti che qui Annibale, il celebre condottiero cartaginese, attraversò il Titerno assieme ai suoi elefanti per cercare un rifugio per il suo bottino, durante la seconda guerra punica.