Navigando sul web vi sarà sicuramente capitato di imbattervi nella foto di questo campanile solitario che emerge dall'acqua, magari domandandovi la sua storia. Il paesaggio è a dir poco idilliaco, ma dal centro dell'acqua spunta la sua sommità, segno di una chiesa e, il più delle volte, di un paese che è stato completamente sommerso.
Ci troviamo a Kalyazin, capoluogo della regione Kaljazinskij, una piccola cittadina della Russia nota per la torre campanaria del suo monastero che, sola e triste, spunta in mezzo all'acqua.
L'antica città sorge sulla riva destra del fiume Volga. Fu fondata nel XII secolo, quando le tribù locali di commercianti utilizzavano il fiume per gli scambi commerciali.
I mercanti, proprio sulle sponde, allestirono roccaforti dove furono costruite chiese e monasteri e la Cattedrale Nikolaevskii, tra il 1796 e il 1800, che fu riparata e ricostruita diverse volte nel tempo.
Negli anni '40, però, il centro storico di Kalyazin fu completamente sommerso a causa della costruzione del bacino idrologico di Uglich. Solo parte della torre campanaria, ora adibita a faro, si salvò, ricordando l'antica città sommersa.
Costruita nel 1800, la torre campanaria è alta 75 metri. Qui, in epoca sovietica, venivano addestrati i paramilitari, dal momento che la sua altezza poteva consentire di saltare con il paracadute aperto.
Le campane, immerse nell'acqua, non suonano più, ma il campanile è diventato un vero simbolo della Kaljazin moderna. Un'immagine davvero suggestiva e peculiare, difficile da dimenticare per tutti coloro che hanno la fortuna di vederla.
Per raggiungere la torre basterà salire su uno dei battelli che fanno la spola con la terraferma, mentre d'inverno, quando la temperatura scende di molti gradi sotto lo zero, la si può raggiungere a piedi.
Kalyazin si trova a due ore e mezza di auto da Mosca, ma la bella capitale può essere raggiunta anche in treno. Ideale, quindi, come punto di partenza per un viaggio alla scoperta della storia degli Zar.