Nate come luoghi di rifugio o eremitaggio, meditazione e preghiera, le chiese rupestri sono delle testimonianze di storia e bellezza senza tempo, dove l'architettura si fonde con l'elemento naturale della roccia, regalando opere uniche che custodiscono un passato ancora vivido in affreschi e pietre. Ecco alcune delle chiese rupestri più belle d'Italia, capolavori da vedere. (In foto: Santa Maria de Idris)
Nessun’altra località della Costiera Amalfitana può vantare la diversità e la proliferazione delle esperienze monastiche presenti sul territorio di Maiori. Situata a circa tre chilometri e mezzo dal centro dello splendido borgo, alle pendici del monte Falerzio, l'abbazia è sorta in un suggestivo antro naturale, suddiviso in piccole grotte, che si prestavano all'eremitaggio e alla meditazione. Nella parte monumentale superstite si possono ammirare affreschi murali che vengono attribuiti al monaco benedettino Leone Amalfitano, mentre nelle catacombe sono state rinvenute pregevoli pitture risalenti al VII e VIII secolo.
Situata nella Murgia Materana, è l'unica tra le chiese rupestri a essere ancora aperta al culto, ed è meta di pellegrinaggio in occasione della festa della Vergine che si tiene l'ultima domenica di maggio. La si può raggiungere facilmente attraverso un sentiero che parte da Porta Pistola, attraversa il torrente e porta sull'altro lato della Gravina. Come gli altri luoghi di culto presenti nella zona, la chiesa della Madonna delle Vergini fa parte di un complesso rupestre costituito da grotte che venivano utilizzate come ricovero per gli animali.
Spettacolare opera della natura e dell'uomo, la chiesa di Santa Maria de Idris sorge in posizione mozzafiato, nella parte alta dello sperone roccioso del Montirone (o Monterrone), nelle vicinanze di San Pietro Caveoso. Da qui si può ammirare un panorama unico, sulla città omaggiata anche nel cinema. Questa affascinante costruzione risale al Tre-Quattrocento e fa parte di un complesso rupestre che comprende anche la più antica cripta, in cui sono custoditi importanti affreschi che vanno dal XII al XVII secolo.
Da oltre un millennio, l'affascinante Eremo di San Cataldo protegge la piccola comunità di Cottanello, in provincia di Rieti. Situato alle porte del paese, è incavato in una smisurata roccia granitica che lo ricopre a mo' di tetto. Le sue origini risalgono a prima del X secolo, quando i frati benedettini lo usavano come rifugio o luogo di eremitaggio. L'eremo è dedicato a San Cataldo, vescovo di Rochau, che secondo la tradizione vi si sarebbe rifugiato per sfuggire alla persecuzione ariana. Tuttavia, tale ipotesi non ha alcun fondamento, e secondo alcuni la sua venerazione fu invece portata dai soldati che intorno al 1497 avevano combattuto a Taranto, dove il vescovo morì.
Tra i luoghi più incredibili della Puglia, la chiesa rupestre di San Nicola è stata definita la Cappella Sistina della civiltà rupestre nel Meridione d’Italia per la bellezza dei suoi affreschi, ripuliti una prima volta nel 1972 e restaurati nell’agosto del 1989, dopo il furto vandalico di alcune teste delle icone murarie. Una stupefacente pinacoteca dell’arte sacra popolare pugliese, parte delle suggestive Grotte di Dio, le splendide chiese rupestri di Mottola.
Il monastero di San Benedetto, o Santuario del Sacro Speco, è incastonato come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo, nelle vicinanze di Subiaco, e da quasi mille anni custodisce uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina: la grotta in cui il giovanissimo San Benedetto da Norcia visse da eremita, all’inizio del VI secolo. L'evoluzione della struttura che possiamo ammirare oggi, costituita da due chiese sovrapposte e di molteplici cappelline che seguono l’andamento della parete rocciosa, ha avuto inizio a partire dalla seconda metà dell’XI sec. Un sorprendente equilibrio fra l’elemento naturale e quello umano.
Sorge aggrappato alla roccia dei monti che lo circondano, a strapiombo sulla valle dell’Adige, il favoloso Santuario della Madonna della Corona, nella frazione di Spiazzi, una delle attrazioni più suggestive del Veneto. Un imperdibile luogo di silenzio e di meditazione, sospeso tra terra e cielo, e celato nel cuore delle rocce del Baldo.
Sulla sommità del monte Saint-Julien, sorge una peculiare chiesetta a pianta ottagonale. Il suggestivo Eremo di Saint-Julien si raggiunge attraverso un percorso mozzafiato verso la Val Clavalité, in Valle d'Aosta, in posizione davvero spettacolare. Secondo la tradizione, in questo luogo i soldati romani compirono il martirio nei confronti di San Giuliano, che fu fatto cadere nel precipizio che domina il villaggio di Charnicloz, poiché diffondeva la fede cristiana tra gli altri schiavi. Leggenda vuole che le striature bianche presenti sulla roccia, fossero il latte delle capre del Santo, versato dai romani che lo uccisero.
È una delle chiese rupestri più suggestive della Sicilia. Tra i Luoghi del Cuore Fai, la chiesa rupestre del Crocifisso (o chiesa delle grotte Crocifisso) sorge vicino all'area archeologica di Lentini, in provincia di Siracusa, ed è una vera e propria grotta composta da due ambienti simmetrici che comunicano attraverso un varco. La peculiare chiesa è anche un interessante esempio di convivenza di due culti: quello greco e quello latino.