La primavera è anche l’occasione per organizzare un viaggio alla scoperta degli innumerevoli siti archeologici d’Europa, emozionanti musei a cielo aperto con cui conoscere il patrimonio storico e culturale di un Paese. Da non perdere, ad esempio, uno dei siti preistorici più significativi del mondo, di sei secoli più antico rispetto alle Piramidi: si tratta di Brú na Bóinne, non lontano da Dublino, che custodisce ben 90 monumenti neolitici. (Nella foto, Brú na Bóinne, Irlanda)
Echi di leggende e miti si diffondono a Cnosso, attorno al Palazzo del re Minosse, culla della civiltà minoica. Il sito fu abitato dal Neolititico all’epoca romana passando per il periodo minoico, dal 2700 a.C. al 1400 a.C. Oltre al Palazzo, alle raffinate architetture e alle decorazioni, da vedere anche il Museo Archeologico di Heraklion nel cuore della città di Iràklio.
Il sito di Efeso è una delle attrazioni più apprezzate della Turchia, Patrimonio UNESCO dal 2015 nonché una delle 7 meraviglie del mondo antico. Incantano la Biblioteca di Celso, una delle più grandi dell’epoca, le rovine del Tempio di Artemide, il Grande Teatro, l’Agorà, il Tempio di Adriano, gli splendidi mosaici delle Case a Terrazza e molto altro ancora.
Nella regione nord orientale del Portogallo, laddove scorre il fiume Côa tra le montagne adorne dei fiori di magnolia, da ammirare è l’arte paleolitica, in uno dei più grandi siti archeologici all’aperto. Si tratta di migliaia di incisioni che raffigurano cavalli, uomini, bovini, altri animali e figure astratte risalenti tra 20.000 e 10.000 anni fa.
In Finlandia, su di una collina nei pressi del comune di Lappi, ecco Sammallahdenmäki, sito funerario dell’Età del Bronzo, Patrimonio UNESCO dal 1999. Tra i più importanti di tutta la Scandinavia, ospita 36 tumuli funerari in granito costruiti tra il XV e il V secolo a.C.
La contea norvegese di Finnmark, all’estremo nord del Paese, vanta suggestivi graffiti rupestri nei pressi della città di Alta. Dopo il rinvenimento del primo nel 1972, ne sono stati scoperti oltre 5000 in numerosi siti. Il principale, a Jiepmaluokta, ospita 3000 incisioni ed è un autentico museo a cielo aperto Patrimonio UNESCO.
Nella Francia sud-occidentale, vicino al villaggio di Montignac, lasciano senza parole le Grotte di Lascaux, dichiarate Patrimonio UNESCO nel 1979. Sulle loro pareti, infatti, spiccano dettagliate pitture del Paleolitico superiore, molte delle quali si fanno risalire a ben 17500 anni fa.
In Austria, il Parco archeologico di Carnuntum, nei pressi del comune di Petronell-Carnuntum, regala l’esperienza di vivere ai tempi dell’Antica Roma. Oltre alle vestigia della città romana della metà del I secolo d.C. da non perdere è il piccolo museo che conserva interessanti reperti.
Nel sud dell’Inghilterra, continua a emozionare da secoli il misterioso cerchio megalitico di Stonehenge risalente a 4600 anni fa, da visitare almeno una volta nella vita. Secondo alcuni studiosi, si tratterebbe di un antico osservatorio astronomico. Oggi è anche fulcro di pellegrinaggi per i seguaci del celtismo e altre religioni neopagane.
Infine, ma non certo per ultimo, merita di essere scoperto il sito archeologico di Delfi, a pochi chilometri da Atene. Considerato dagli antichi come il “centro del mondo”, in quanto sede del più venerato oracolo del dio Apollo, custodisce tuttora il teatro, l’oracolo, lo stadio che accoglieva i giochi pitici, il Tempio di Atena e molti resti di edifici sacri.