Le temperature si alzano e la natura rifiorisce: stanno per tornare le Giornate FAI di primavera, un appuntamento imperdibile per i tanti amanti delle nostre bellezze più nascoste. In occasione della 30esima edizione, il programma è davvero ricco di eventi incredibili. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili aprono i battenti ai visitatori, per scoprire alcuni dei capolavori sparsi su tutto il territorio italiano. Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 si potranno dunque esplorare posti incredibili come il Palazzo del Collegio Romano, situato nel cuore della capitale. Di particolare fascino è la Sala della Lettura, che accoglie un'imponente biblioteca.
Realizzata nei primi anni '60 nella lussureggiante vegetazione di Colle Ardizio, a due passi dalla città di Pesaro, la splendida Villa Severi è un capolavoro di modernità e suggestioni: il parco incornicia una deliziosa piscina a forma di trifoglio, mentre all'interno dell'abitazione si possono ammirare decine di opere d'arte. La villa è infatti sede della Fondazione Meuccia Severi, che ospita un'enorme raccolta di pitture e sculture risalenti ai primi decenni del '900.
Nel cuore del centro storico di Brescia sorge un incantevole edificio rinascimentale: si tratta di Palazzo Arici Mazzola Panciera, che al suo interno propone dei veri e propri capolavori. Soffitti e pareti sono riccamente affrescati, con immagini di divinità e di personaggi teatrali, ma anche con aperture quali nicchie, balconate e cupole che sfruttano l'espediente del trompe l'oeil per ampliare gli spazi, rendendo l'atmosfera a dir poco incredibile.
Un'altra bellezza da scoprire in occasione delle Giornate FAI (attenzione, in questo caso è obbligatoria la prenotazione) è il Teatro Verdi di Trieste. Eretto alla fine del '700, è un edificio di grande eleganza: è possibile visitare il foyer e la platea, quindi ci si spinge tra i palchi e il loggione, esplorando anche alcune delle sale più affascinanti che richiamano il fascino di un'altra epoca. C'è infine tempo per fare tappa a Palazzo Gopcevich, oggi sede del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl, che custodisce pregiati reperti del passato.
È un vero e proprio tuffo nella preistoria, quello che vi porta alla scoperta del villaggio neolitico di Murgia Timone, a poca distanza da Matera. Tra strutture funerarie e chiese rupestri, si possono ammirare le numerose testimonianze che parlano di una civiltà lontanissima nel tempo, ma evidentemente molto prolifica. È di recente ideazione un nuovo percorso museale all'aperto, che permette di esplorare le antichità open air in tutta sicurezza.
Abbarbicato su un'isoletta all'ingresso del porto di Trapani, il suggestivo Castello della Colombaia è stato edificato addirittura nel III secolo a.C. e rimaneggiato in vari momenti fino a portarlo al suo splendore attuale. La fortezza è anche stata un'importante prigione sino alla prima metà del '900, quindi è stata abbandonata a se stessa e riportata ai suoi fasti originali solo in anni recenti, grazie al progetto I luoghi del cuore promosso dal FAI.
Chi volesse scoprire la splendida Villa Asquer, una delle bellezze sarde situate ad Assemini, può approfittare dell'occasione (è necessaria la prenotazione). Se il complesso, una vera e propria azienda agricola fortificata salvata di recente dall'abbandono, è un vero gioiello, altrettanto si può dire per l'immenso parco che lo circonda. Qui si trovano specie provenienti da ogni angolo del mondo, alcune delle quali molto pregiate.
L'incantevole abbazia di San Cassiano situata a Narni è uno dei monasteri più suggestivi d'Italia: eretta alle pendici del Monte di Santa Croce, immersa nel cuore verde della Valnerina, è solitamente chiusa al pubblico per preservarne la fragile bellezza. Gli amanti della natura possono approfittarne per fare un trekking che, dal centro storico di Narni, conduce proprio all'abbazia seguendo il percorso del fiume Nera.
Spilimbergo è un piccolo borgo in provincia di Pordenone, conosciuto come la "città del mosaico". Qui si trova la prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli, e vi si possono ammirare numerose opere a cielo aperto, in un itinerario alla scoperta delle bellezze del paese. Inoltre è possibile visitare Villa Magenta, che ha pavimenti e ricche decorazioni in mosaico realizzati da una importante famiglia di artisti francesi, gli Avon.
Un'ultima tappa imperdibile è Bard, delizioso borgo della Valle d'Aosta che conta poco più di 100 abitanti. La sua è una storia antichissima, che affonda le radici almeno al II millennio a.C., come dimostrano splendide incisioni rupestri. Per l'occasione, si possono visitare Casa Challant e altri incantevoli edifici come Casa Ciuca, che presentano ancora dettagli d'origine medievale. Infine si può ammirare l'elegante Palazzo Nicole, risalente al '700: è stata la residenza degli ultimi conti di Bard.