L'Europa è ricca di bellezze sorprendenti, capolavori architettonici che risalgono ad epoche lontanissime nel tempo, e che in alcuni casi rischiano di scomparire per sempre. Per questo motivo Europa Nostra, un'organizzazione nata a tutela del patrimonio del nostro continente, promuove la nuova edizione di 7 Most Endangered: il programma porta sotto i riflettori sette monumenti eccezionali in grave pericolo, con l'intento di salvarli da un lento e inevitabile degrado. Nel 2021, sono stati scelti 12 candidati tra tutti i siti europei a rischio: scopriamo quali sono.
L'Italia è l'unico Paese ad avere ben due siti culturali nell'elenco dei candidati a 7 Most Endangered. Il primo è l'incantevole Giardino Giusti, che circonda l'omonima villa immersa nella natura a due passi da Verona. Si tratta di una bellissima testimonianza di giardino all'italiana, all'interno del quale è possibile ammirare il suggestivo labirinto di bosso - uno dei più antichi d'Europa. A causa delle intemperie, questo gioiello ha subito numerosi danni.
È invece a Venezia che troviamo Palazzo Ca' Zenobio, bellissimo edificio in stile barocco che versa ormai da tempo in condizioni di degrado. Affacciato sulla Laguna, il palazzo vanta degli interni deliziosi e degli affreschi pregiati: sino al 1997 è stato sede del Collegio Armeno Moorat-Raphael, un vero polo di scambi culturali internazionali. Ma oggi non resta che una struttura imponente, in balia del trascorrere del tempo.
La cittadina medievale di Saint-Omer, nella regione dell'Alta Francia, è un luogo rimasto inalterato nel tempo. Qui sorge la bellissima Chiesa di Saint-Denis, che dal 1989 appartiene ai monumenti storici del Paese: oltre ad accogliere molte cappelle funerarie, al suo interno si possono ammirare dei tesori artistici affascinanti. Tuttavia, le sue condizioni sono andate pian piano peggiorando sempre più, e persino la sua splendida torre gotica è ormai in serio pericolo.
Amorgos, Kimolos, Sikinos, Tinos, Kythira: sono questi i nomi di cinque splendide perle, magnifiche isole greche immerse nelle acque cristalline dell'Egeo. A rappresentare un rischio per questo incredibile patrimonio ambientale è l'iniziativa del governo volta a realizzare parchi eolici in zone che turberebbero non solo il paesaggio, ma anche la flora e la fauna locali.
In Spagna, nella splendida Cantabria, sorge un antico eremo incastonato tra le rocce, un vero gioiello le cui origini si perdono nei secoli passati. Stiamo parlando di San Juan de Socueva, che rappresenta la cappella più antica dell'intera regione: è un luogo di grande fascino e spiritualità, che purtroppo non fa parte di alcun piano di conservazione. Basta un'occhiata per capire che il sito è a rischio a causa del suo stato di degrado.
Molto meno affascinante è invece il Palazzo delle Poste Centrali di Skopje, divenuto uno dei simboli della cittadina macedone. È il perfetto esempio dell'architettura brutalista che ha coinvolto il Paese nell'immediato dopoguerra, ed è oggi a rischio: abbandonato alle intemperie, l'edificio è soggetto ad atti di vandalismo e all'erosione delle acque dovuta alla vicinanza del fiume Vardar. Per non parlare, inoltre, dell'incendio di qualche anno fa che ha peggiorato la situazione.
Dall'alto di una ripida collina, la fortezza di Narikala domina il panorama di Tblisi: siamo in Georgia, davanti ad uno degli edifici più visitati della città. Risalente al IV secolo, il forte possiede un fascino decisamente particolare. Già nel corso dell'800 venne danneggiato a causa di un terremoto, ma è negli ultimi decenni che - per mancata manutenzione e un aumento costante del flusso turistico - il sito è davvero a rischio.
Spostiamoci in Kosovo, per incontrare un monumento considerato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO - un riconoscimento che, tuttavia, non lo sta preservando da numerosi rischi. Il Monastero Decani, edificio risalente al 1335, è un capolavoro dell'architettura romanico-gotica e ospita oltre mille affreschi bizantini. Negli ultimi anni è stato purtroppo bersaglio di attacchi da parte di estremisti locali, che hanno messo a repentaglio la solidità della struttura.
Da ben 130 anni, il suo vagone rosso attraversa il Tirolo per collegare Jenbach al delizioso lago Achensee: l'antica ferrovia a cremagliera, una delle uniche al mondo ad utilizzare ancora le attrezzature di un sistema ferroviario ormai dimenticato, è un'attrazione turistica fenomenale. Ma nel 2020 la compagnia che gestiva il trenino dell'Achensee è fallita e adesso la mancanza di manutenzione mette a rischio un'opera di raro pregio.
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, le antiche fortificazioni medievali della città di Colonia hanno lasciato spazio ad una deliziosa cintura verde che si estende per circa 7 chilometri, all'interno della quale sorgono giardini e laghi artificiali. È un posto bellissimo, dove grandi e piccini amano trascorrere qualche ora in pieno relax. Ma la crescita urbana minaccia quello che è il polmone verde della cittadina, ed è ormai urgente uno sforzo collettivo per cercare di preservarne l'integrità.
Zagabria è un polo culturale molto importante per tutta la Croazia, e possiede edifici dal grande fascino. Uno di questi è il cimitero di Mirogoj, complesso monumentale che segue i dettami dell'architettura neoclassica, con moltissime decorazioni che l'hanno reso celebre. Purtroppo, nella primavera del 2020 un terremoto ha provocato il crollo di diverse strutture e, a causa della pandemia, è stato impossibile intervenire celermente per la messa in sicurezza del sito.
A prima vista sembra un edificio come tanti altri, ormai da tempo abbandonato. In realtà si tratta del Teatro Moderno, un antico palazzo del centro storico di Sofia: è stato un cinema tra i più longevi d'Europa (nel 1908, anno in cui venne costruito, possedeva uno degli schermi più grandi dell'epoca), è sopravvissuto ai bombardamenti che hanno colpito la città durante la Seconda Guerra Mondiale ed è oggi a rischio per lo stato di degrado in cui versa, da quando ha chiuso definitivamente i battenti.