L'Altopiano dei Sette Comuni, forse meglio conosciuto come Altopiano di Asiago, è un luogo dove la natura è ancora incontaminata e si fonde alla perfezione con il passaggio dell'uomo. Ricco di splendidi villaggi, come quello di Camporovere (frazione di Roana, nella foto), è la meta ideale per fare un tuffo nella storia. Uno dei centri principali è proprio la cittadina di Asiago, che si trova in provincia di Vicenza: sono molti i paesaggi incantevoli che ha da offrire, immersi nel verde più rigoglioso.
Asiago è anche una delle tappe principali per chi vuol scoprire la storia militare dell'Altopiano. Qui si sono combattute alcune delle più importanti battaglie della Prima Guerra Mondiale e, in memoria dei tantissimi italiani caduti, è possibile visitare il Sacrario che custodisce le loro spoglie, costruito nel dopoguerra sul colle Leiten. L'ossario è diventato ben presto uno dei simboli principali della regione.
Quali sono i Sette Comuni che il nome stesso dell'Altopiano intende ricordare (oltre ad Asiago, ovviamente)? Il primo è il borgo di Lusiana Conco, incastonato deliziosamente tra le Prealpi Vicentine. Si tratta in realtà di un comune diffuso, con tantissime frazioni e contrade sparse sul territorio: perdersi tra di esse è davvero un'emozione unica, ammirando nel contempo il panorama naturale che si staglia intorno.
A poca distanza si trova poi il borgo di Enego, il cui centro venne devastato pesantemente durante la Grande Guerra. A salvarsi miracolosamente è stato il Duomo dedicato a Santa Giustina, costruito nel '700 sulle ceneri di una precedente chiesa distrutta da un incendio. Al suo interno ospita alcune preziosissime opere d'arte, tra cui una pregiata pala realizzata dal pittore Jacopo da Ponte nel XVI secolo.
Un altro dei comuni dell'Altopiano è il borgo di Roana, ricco di storia e di splendidi paesaggi naturali. Affacciato sul magnifico panorama della Val d'Assa, è conosciuto soprattutto per il ritrovamento di alcuni antichissimi petroglifi, ovvero delle incisioni rupestri risalenti addirittura all'Età del Ferro. Oggi è possibile visitare l'area in cui sono state rinvenute queste incisioni, facendo un tuffo indietro nel tempo.
Il borgo di Rotzo, situato verso l'estremità occidentale dell'Altopiano dei Sette Comuni, è forse uno dei più suggestivi da visitare. Tra le sue bellezze, dobbiamo assolutamente citare la chiesetta di Santa Margherita di Antiochia, che con tutta probabilità è la più antica dell'Altopiano. Il suo campanile accoglie un'antica campana bronzea risalente al '400, portata in Austria durante la Seconda Guerra Mondiale e tornata a "casa" solo diversi anni dopo.
Situato ad oltre 1.000 metri di altitudine, il borgo di Gallio è una rinomata meta turistica invernale: il trampolino del Pakstall ha ospitato alcune competizioni mondiali, mentre le piste di sci alpino sono il luogo ideale dove mettere alla prova le proprie abilità. Gli stessi impianti, durante la stagione calda, diventano un vero e proprio paradiso per gli amanti del downhill e delle avventure mozzafiato.
L'ultimo dei Sette Comuni dell'Altopiano è il borgo di Foza, che è anche uno dei meno popolosi. Incastonato tra le montagne, è il luogo ideale per chi vuole fare qualche bella escursione. La tappa più suggestiva è il Monte Fior, da cui si gode di un panorama incredibile: nelle giornate più serene, lo sguardo si spinge sino alle Dolomiti e, verso est, addirittura sino al mare Adriatico.
Un'altra escursione assolutamente da fare è quella che conduce sulla vetta del Monte Cengio: è un vero e proprio itinerario tra i luoghi della Grande Guerra, perfetto da percorrere anche se non si è molto esperti. L'antica mulattiera si snoda tra le rocce, includendo anche alcuni passaggi in gallerie buie. Uno dei monumenti più belli è il Granatiere di Cengio, costruito con schegge e materiali residuati dal periodo bellico.
L'ultima tappa di questo viaggio alla scoperta dell'Altopiano dei Sette Comuni è quella che porta al Forte Corbin. Costruito nei primissimi anni del '900 per contrastare l'avanzata dei soldati austro-ungarici, oggi è stato restaurato ed è diventato una proprietà privata. Al suo interno accoglie un piccolo museo di storia militare e un punto di ristoro dove rifocillarsi prima di rimettersi in marcia.