La culla del rinascimento, la città dell'arte per antonomasia, un concentrato di storia e di cultura che si districa tra le strade del centro storico. Eppure Firenze non è solo quello che vuole apparire; nascoste dietro ai percorsi più battuti, ai monumenti e alle facciate delle chiese, infatti, ci sono storie e leggende della Firenze nascosta che in molti ignorano e che abbiamo deciso di raccontarvi attraverso queste foto.
Sulla facciata laterale della Basilica di Santa Maria Maggiore, quella su Via dei Cerretani, alzando lo sguardo si scorge qualcosa: una testa marmorea fuoriesce dalle mura. Diverse le leggende fiorentine che la riguardano, la più celebre è quella che fa riferimento a Berta che, affacciata alla finestra, negò l'acqua a un uomo che aveva stretto un patto con il diavolo e che pietrificò la donna (che in alcune versioni è identificata in un sacerdote) nel punto in cui era affacciata.
All'angolo di Palazzo Vecchietti, oltre allo stemma di famiglia, compare una scultura bronzea assai enigmatica. Si tratta del diavolo di Giambologna, il cui originale è conservato a Villa Bardini. In realtà la sua commissione altro non vuole che celebrare la vittoria di San Pietro Martire sul diavolo, apparso a Firenze proprio su un cavallo nero.
Tra il Battistero e il Duomo di Firenze si staglia contro il cielo una colonna che termina con una croce: si tratta di un'opera dedicata a San Zenobi e al miracolo dell'olmo. La storia vuole che, durante i funerali del Santo, la bara passò accanto ad un tronco di olmo morto che tornò subito alla vita.
Lungo la fiancata di Santa Maria del Fiore sporge dal cornicione una testa di bovino. Le fonti ufficiali parlano di quella scultura come un omaggio agli animali che hanno lavorato alla costruzione del Duomo ma, secondo le leggende popolari, si tratterebbe di una testa di toro posta lì da un mastro carpentiere per confermare la relazione clandestina avuta dall'uomo con la moglie del panettiere.
Angeli divini, leggiadri ed eleganti: tutti tranne uno. Sulla facciata del Duomo di Firenze ce n'è uno che assume una particolare posizione. Secondo le leggende popolari e le teorie fantasiose, il gesto dell'angelo farebbe riferimento a una discussione in paradiso su chi dovesse pagare la cena.
All'interno del Palazzo Vecchio, esattamente nella Camera di Ercole, è raffigurata la celebre natività. Nulla di strano se non fosse per un disco ovale che appare nel cielo e che, per molti, sarebbe la testimonianza di un avvistamento alieno.
Nella Loggia dei Lanzi, di fronte a Palazzo Vecchio, si erge monumentale e bellissima la statua di Perseo di Benvenuto Cellini. A guardarla da dietro, però, la scultura nasconde un segreto: sul retro della testa di Perseo appare l'autoritratto dello scultore.
Sul Ponte di Santa Trinita appaiono maestose delle teste di ariete. Secondo le leggende popolari quegli animali proteggono la città.
Anche Firenze ha i suoi fantasmi e uno sarebbe nascosto proprio all'interno del Palazzo di piazza Santissima Annunziata. A qualsiasi ora del giorno, e della notte, si può notare una finestra sempre aperta; sembra che questo sia l'unico modo per far sì che lo spirito della vedova Grifoni non infesti la dimora.
Una grande stella a sei punte campeggia sulla facciata della Basilica di Santa Croce. A posizionarla in cima fu Niccolò Matas, l'architetto incaricato di terminare la basilica, probabilmente per la sua appartenenza alla religione ebraica. Ma c'è chi sostiene che l'uomo volesse in realtà trasmettere messaggi occulti che ancora oggi non trovano risposta.