Via Francigena: attraversare Alpi, Appennini e pianure inseguendo un modo “nuovo” di avvicinare il territorio, sia che si proceda a piedi che in sella a una bicicletta lo spazio e il tempo vengono vissuti in modo molto più intenso e forte.
La continuità dell’esperienza, l’accessibilità anche a chi non è un “super eroe”, la bellezza dei paesaggi attraversati, le persone che si incontrano rende questo percorso un qualcosa di unico.
Si avvicina l’Anno Santo e le aspettative sul pubblico che, approfittando dell’evento, si cimenterà nell’intero percorso o anche solo in una parte dello stesso è molto alta. Si parla della possibilità che si ripeta quanto accadde vent’anni fa, in occasione di un Anno Santo Jacobeo, quando i pellegrini del Cammino di Santiago decuplicarono in un anno, passando da 9.000 a 99.000.
Un gruppo di camminatori ha appena finito di percorrere l’intero itinerario per aggiornare cartografia e segnaletica, e verificare lo stato del percorso: 42 giorni di cammino, 1000 km di percorso pedonale e altrettanti di percorso ciclabile rilevati con GPS, 2700 segnavia adesivi posizionati dove necessario, più di 3000 bivi descritti puntualmente nei road book, 14.400 fotografie geo-referenziate, 25 ore di video da cui verrà tratto un documentario, centinaia di incontri, tantissimi bei ricordi.
Il viaggio, organizzato da SloWays e “Movimento Lento” in collaborazione con Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Touring Club Italiano (TCI), ha documentato lo stato di salute del principale itinerario culturale e spirituale italiano alla vigilia del Giubileo. Un percorso con tutte le carte in regola per essere “gustato” da migliaia di appassionati.