Piccole stradine con palazzi di pietra, un paio di chiese e tanti ristoranti colorati: quello che rende unica Marzamemi sono i dettagli e la passione dei suoi abitanti. È rimasto un luogo semplice, ma ogni proprietario di negozio, ristorante o bar fa di tutto per trasformare la sua bottega in un luogo unico e colorato.
Se anche a voi incuriosisce scattare delle foto in questo borgo marinaro, vi consiglio di venire la mattina dopo colazione. Oppure verso le sei, quando la luce è più calda, in modo da evitare chi sceglie di pranzare in piazza. La sera invece, dopo un aperitivo al porto, cenate in uno dei tanti ristoranti di Piazza Regina Margherita. I suoi palazzi d'arenaria fanno da quinta e vi sembrerà di cenare in una scatola del tempo.
Il borgo di Marzamemi è sempre stato importante per il suo porto, adatto a riparare chiunque stesse percorrendo in barca a vela la Sicilia, e perché la sua tonnara era una delle più importanti della zona. Negli anni è diventata una meta ambita, sicuramente per la cura del paese e per la sua vicinanza alla Riserva Naturale di Vendicari che racchiude uno dei mari più blu del Mediterraneo.
Nella piazza della chiesa si vede ancora il campanile. Semplice e fiero, ricorda un po' l'architettura coloniale del Sudamerica. L'edificio religioso è dedicato a San Francesco di Paola, a cui tutto il paese è devoto. Nei secoli decine di donne con il capo coperto da un velo nero hanno pregato perché il mare riportasse a casa i loro cari. Ancora oggi il giorno del santo patrono, il 2 aprile, il paese si riempie per la processione.
Marzamemi nel 1700 era dimora dei principi di Villadorata, che dovevano la loro ricchezza alle terre e alla tonnara. All'interno del palazzo di Villadorata ci sono ancora i resti dell'unico forno di paese, dove tutti ogni mattina andavano a infornare pane e prodotti vari.
La prima tonnara che fu creata a Marzamemi risale al 1500, anche se raggiunse il suo apice in epoca borbonica. Si dice che in quel periodo venivano fatte addirittura due mattanze al giorno. Purtroppo questa pratica dissennata portò alla decimazione dei tonni nella zona e la tonnara si trasformò prevalentemente in laboratorio di lavorazione del tonno per una famosa fabbrica genovese. Durante la Seconda Guerra Mondiale dopo un bombardamento inglese la tonnara fu del tutto abbandonata. Al momento è in vendita: c'è qualche romantico interessato?
Sedersi a osservare la vita del paese è un'ottima occupazione quando si è in Sicilia. Ancora meglio è comprare frutta e pomodori dai carretti che incontrerete lungo la strada. Marzamemi si trova a pochissimi chilometri di distanza da Pachino, dove si coltivano i pomodori più famosi d'Italia, quelli che ci invidiano in tutto il mondo, che potete mangiare come "patatine salutari" a solo 1€ al kg.
La Taverna Cialoma è il luogo più fotografato di Marzamemi. La signora che lo gestisce ha trasformato la sua passione per i fiori in un simbolo distintivo del suo ristorante. C'è persino chi va lì solo per scattare una foto. Personalmente vi consiglio di andare per provare la pasta col tonno.
A Marzamemi dove non ci sono i fiori si cerca di disegnarli. La parte famosa del paesino, quella con le mura di arenaria risalente al 1500, è davvero minuscola. Io però vi consiglio di esplorare anche i vicoletti ai lati, dove osservare la vera vita d'oggi. Botteghe, friggitorie, bar, tabacchi, meno pieni di fiori, ma sicuramente più pieni di persone. Per ingannare il tempo si può sempre addentare un'arancina.