L’isola del tesoro si trova nel Costa Rica

I pirati hanno disseminato i loro tesori in ogni angolo del mondo. Qui ce n'è ancora uno nascosto

Pubblicato: 13 Ottobre 2016 13:04

SiViaggia

Redazione

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I pirati hanno disseminato i loro tesori in ogni angolo del mondo. E, se alcuni sono stati ritrovati dagli stessi pirati, dalle generazioni successive o da estranei, altri sono ancora in attesa di rivedere la luce. Sull’Isola del Cocco, in Costa Rica, per esempio, si parla di tre tesori pirata, qui sepolti tra il XVII e il XIX secolo.

Uno di questi, il più famoso della leggendaria terna, è il cosiddetto Bottino di Lima. Risale al 1820 quando, mentre infuriava la Guerra di indipendenza tra Cile e Perù, l’armata cilena stava per conquistare la città sotto il dominio spagnolo di Lima. I residenti decisero di imbarcare tutte le loro ricchezze sul brigantino inglese Mary Dear, sotto il comando del capitano William Thompson.

Tentato da tale patrimonio, Thompson fece uccidere tutta la ciurma a bordo, gettando i cadaveri in mare. Fece poi rotta verso l’Isola del Cocco, dove ci vollero quattro giorni per scaricare, nell’unico approdo sicuro dell’isola, la Baia di Chatam, l’intero tesoro: monili e oggetti spagnoli, candelabri d’oro e d’argento, pietre d’origine Inca, lingotti d’oro, monete messicane, statue raffiguranti la Vergine Maria, fra le quali una d’oro massiccio di 350 kg, incastonata da oltre 1.600 smeraldi, topazi e diamanti.

La nave fu però raggiunta dagli spagnoli che giustiziarono tutto l’equipaggio, ad eccezione di Thompson e del suo prode Forbes, purché rivelasse dove fosse stato seppellito il tesoro. Una volta giunti sull’isola, i due riuscirono a fuggire. Il compagno morì di febbre qualche mese dopo, mentre il capitano si spense in miseria nel 1845 sull’isola di Saint John, nelle Isole Vergini Americane, con un segreto milionario rivelato a piccole dosi al marinaio che si prese cura di lui, John Keating. Ma la gran parte del tesoro non è mai stato ritrovato.

Si racconta che l’Isola del Cocco sia un’isola maledetta. Di certo lo è stata per tutti coloro che hanno cercato di mettere le mani sui forzieri del tesoro: si racconta di scheletri con coltelli piantati nel costato o di gruppi che intravidero il tesoro da una fenditura nella roccia, per poi dimenticarne la collocazione dopo aver battuto la testa.

Eppure il tesoro è ancora lì, come testimonia il satellite della NASA che, nel 1998, individuò nei pressi dell’isola tre depositi d’oro, di cui uno sotto il mare, spingendo il governo del Costa Rica a stanziare nuovi fondi per le ricerche.

Spesso viene chiamata la Galapagos costaricana. Infatti, è considerata un Parco nazionale, tanto che nel 1997 l’Unesco ha dichiarato l’isola Patrimonio Naturale dell’Umanità. Per la sua dimensione, l’isolamento in cui si trova e lo stato di conservazione, l’Isola del Cocco costituisce uno dei siti naturali privilegiati a livello mondiale, con una singolare diversità biologica, tanto che l’isola può essere catalogata come un laboratorio naturale, ideale per compiere ricerche sull’evoluzione delle specie.

Una curiosità: non si chiama Isola del Cocco per le palme da cocco, bensì in quanto è emersa della placca tettonica di Cocos.

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