È il più antico orto botanico al mondo ancora situato nella sua collocazione originaria. Si tratta dell'orto botanico di Padova che fu fondato nel 1545 e che oggi fa parte dell'università. L'orto botanico di Pisa, sebbene sia stato fondato l'anno precedente, si trova nell'attuale collocazione solo dal 1591, perdendo così il primato. L'orto di Padova è stato creato per la coltivazione delle piante medicinali che costituivano i "semplici" ovvero i medicamenti di origine naturale. Per questo motivo ai tempi l'orto era chiamato "Giardino dei Semplici". L'orto ha una superficie di quasi 22.000 metri quadrati e contiene oltre 6.000 piante coltivate di 3.500 specie differenti
Per la rarità delle piante che si coltivavano nell'orto botanico e per il prezzo elevato dei medicamenti che da essi venivano ricavati era oggetto di frequenti furti notturni. Per questo motivo fu costruito un muro di recinzione circolare, tutt'oggi visibile e chiamato "Hortus Cintus". Nel corso dei secoli, l'orto botanico di Padova ha acquisito grande importanza anche a livello internazionale, esercitando un ruolo preponderante nell'ambito scientifico. Sono state queste le motivazioni che, nel 1997, hanno portato l'Unesco a inserirlo nella lista dei Patrimoni dell'umanità. La motivazione è la seguente: "L'orto botanico di Padova è all'origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l'ecologia e la farmacia"
La struttura odierna dell'orto botanico di Padova mantiene sostanzialmente quella del progetto iniziale. Un quadrato inscritto in un cerchio rimanda all'ideale di un Hortus Conclusus, un luogo paradisiaco destinato ad accogliere coloro che ricercano il rapporto tra uomo e universo. Ogni quadrato è dedicato a una categoria di piante: piante insettivore, piante velenose, piante dei Colli Euganei e piante introdotte. Al centro c'è una piscina per le piante acquatiche che viene alimentata da un fiotto d'acqua calda, la Fontana delle Quattro Stagioni
All'ingresso dell'orto botanico si trova un gigantesco Platano orientale che rappresenta una delle piante più vetuste dell'orto e che risale al 1680. La sua particolarità è quella di avere un tronco cavo, probabilmente conseguenza di un fulmine
Alcuni alberi dell''orto botanico di Padova sono storici: prima fra tutti, la Palma di Goethe, chiamata così perché il poeta tedesco, dopo averla ammirata nel 1786, formulò la sua intuizione evolutiva nel "Saggio sulla metamorfosi delle piante". Rinchiusa in un'apposita serra ottagonale vicino alla Porta Nord, nel settore delle piante medicinali, è alta 10 metri
Nel 2014 è stata inaugurata una nuova area dell'orto botanico chiamata Giardino della Biodiversità, una delle serre più avanzate al mondo. Nella futuristica struttura sono raccolte più di 1.300 specie di piante provenienti da ogni angolo del globo. Questo capolavoro di ingegneria è a bassissimo impatto ambientale: oltre ad avere pannelli solari, consiste di una teca di vetro lunga 100 metri e alta 18 in cui viene ottimizzato l'apporto di energia solare. La pioggia alimenta una vasca di 450 metri cubi, le cascate che si trovano sulla facciata principale assicurano la movimentazione e corretta ossigenazione della riserva idrica
Il nuovo edificio è in grado di trasformare l'ambiente intorno a sé, questo poiché la superficie di vetro della serra è rivestita da una particolare pellicola in grado di produrre una reazione chimica, sfruttando i raggi ultravioletti, il cui effetto è un abbattimento dell'inquinamento atmosferico. All'interno di questa grande struttura troviamo più ambienti ripartiti al suo interno con climi completamente differenti, da quello della Foresta tropicale pluviale del Sud America a quello più arido tipico del deserto, passando per un clima tropicale sub-umido e uno mediterraneo