L'Alaska è una meta poco battuta dal turismo di massa, ma che può regalare momenti molto suggestivi con i suoi ghiacci meravigliosi. E' uno Stato federato degli Stati Uniti d'America. Situato nella estremità nordoccidentale del continente nordamericano, confina a est con il Canada, a nord con il Mar Glaciale Artico e a ovest e a sud con l'oceano Pacifico.
Con un'estensione di 1 717 854 km², l'Alaska è lo Stato più grande di tutta la federazione, esteso in un'area dieci volte più grande della superficie media degli altri 49 stati.
Nel 2014 la popolazione dello Stato era di 736.732 abitanti. Circa la metà di questi abitanti vivono nell'area metropolitana di Anchorage, centro principale dello Stato. L'economia dell'Alaska è dominata dalle riserve di petrolio, gas naturale e dall'industria della pesca, risorse di cui dispone in abbondanza. Anche il turismo occupa una parte significativa dell'economia.
Fare un'escursione in mezzo agli splendidi ghiacciai dell'Alaska regala sensazioni meravigliose. Il ghiaccio ha un colore azzurro dalle tonalità inimmaginabili
nche se era stata occupata da migliaia di anni dalle popolazioni indigene, dal XVIII secolo in poi le potenze europee considerarono il territorio dell'Alaska pronto per essere sfruttato. Gli Stati Uniti hanno acquistato l'Alaska dalla Russia il 30 marzo 1867, per 7,2 milioni di dollari (120 milioni di dollari al netto dell'inflazione), a circa due centesimi per acro (4,74 $/km²). L'area ha attraversato diversi cambiamenti amministrativi prima di essere organizzata come un territorio l'11 maggio 1912. È stato ammesso come 49º Stato degli Stati Uniti d'America il 3 gennaio 1959. Il toponimo Alaska è derivato dalla parola alaxsxaq (ah-lòk-shok) che ha come significato "grande paese" o "terraferma" nella lingua degli Aleutini o Unangan (come essi si chiamavano nella propria lingua)
I primi abitanti dell'Alaska furono quei popoli che durante le ere glaciali raggiunsero l'America attraverso lo stretto di Bering, reso percorribile grazie all'aumento delle acque ghiacciate. Furono tra questi i progenitori delle varie tribù amerinde dello Stato, ma è da ricordare che il passaggio fu sfruttato da tutti i progenitori delle civiltà precolombiane. Successivamente altre popolazioni, come gli inuit e gli Aleutini raggiunsero l'Alaska dal continente asiatico, probabilmente via mare. Fino all'800 alcune comunità aleutine e inuit vivevano nell'estremo oriente russo, e ancora oggi i discendenti degli inuit vivono a nord della Kamčatka.
n realtà dunque l'America non fu mai completamente isolata dall'Asia, e veniva continuamente raggiunta dalle popolazioni nomadi dell'estremo est asiatico. Tra i primi europei a raggiungere l'Alaska vi fu il danese Vitus Bering, che esplorò via mare, per conto dell'Impero russo, la zona sino al monte Saint Elias (1747).
Nel corso del Settecento alle rivendicazioni spagnole sull'Alaska fece seguito un viaggio esplorativo del navigatore italiano, al servizio iberico Alessandro Malaspina, che ripercorse la rotta del viaggio (forse leggendario) di Lorenzo Ferrer Maldonado, che nel tardo Cinquecento aveva cercato un passaggio a nord ovest partendo dal Messico. Questa spedizione, che il capitano di fregata prima e di vascello poi Malaspina comandava in qualità di commodoro, produsse una notevole mole di dati geografici, etnografici, botanici, naturalistici, geologici, e antropologici; questi lavori non sono ancora stati completamente pubblicati.