Jacques-André Istel è oggi un signore di 90 anni: considerato il padre del paracadutismo americano, ha creato un museo eccezionale insieme alla moglie.
Jacques-André Istel e Felicia Lee sono una coppia famosa negli Stati Uniti. Hanno contribuito alla diffusione del paracadutismo nel mondo e ancora oggi sono ricordati per le loro folli imprese nel corso del ‘900. Ma ciò che li ha sempre contraddistinti è stato un grande estro e un enorme spirito di avventura. Tanto che, circa 30 anni fa, diedero vita a una cosa impressionante: si sedettero nel deserto della California e pensarono a qualcosa da fare. Negli anni ’80 si trasferirono a pochi chilometri a sud di Yuma, in Arizona, sull’interstatale 8, dove – diversi anni prima – Istel aveva acquistato un terreno di 2600 acri nel deserto di Sonora. Costruirono un rifugio in mezzo al nulla e, non contenti, si fecero autorizzare dalla Contea della California a chiamare quel luogo il “centro ufficiale del mondo”. Il che non è necessariamente scorretto dato che qualsiasi punto del pianeta potrebbe essere il centro della Terra.
Il museo al centro del mondo | Fonte: Museum of History in Granite
Da quel rifugio, Istel e Felicity crearono una comunità che oggi vanta quindici residenti e un cartello autostradale. Ma Istel non aveva terminato la sua opera: voleva creare un museo in granito che onorasse i luoghi e le persone più importanti della sua vita. E per questo ha assunto degli ingegneri che hanno progettato dei grandi triangoli di granito fatti apposta per durare fino all’anno 6mila. A meno che il pianeta esploda, ovviamente. Il primo monumento è stato eretto nel 1991, e a questo ne sono seguiti molti altri. Ce n’è uno dedicato ai marines americani morti durante la guerra di Corea, uno che racconta la storia dei presidenti degli Stati Uniti, uno sull’eruzione del Vesuvio, sulla filosofia Greca, sul Big Bang e così via.
I triangoli che raccontano la storia dell’umanità | Fonte: Museum of History in Granite
Tutti questi monumenti insieme costituiscono il Museo della Storia in Granito, definito anche come il luogo in cui “i marziani verranno per conoscere l’umanità”. L’idea alla base del progetto è di fornire solo le informazioni sufficienti a stuzzicare la sete di conoscenza del lettore dato che la maggior parte dei monumenti contiene al massimo cento parole. Ovviamente non racconta tutta la storia dell’umanità, ma di certo è uno dei musei più particolari che il mondo abbia mai visto nascere.