Alla scoperta di Spike Island, la misteriosa Alcatraz d’Irlanda

In Europa, esiste un'isola-fortezza paragonata ad Alcatraz, considerata la migliore attrazione al mondo

SiViaggia

Redazione

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Per tutti, Alcatraz fa rima con America e con San Francisco. Tuttavia, anche l’Europa ha la sua piccola Alcatraz: si chiama Spike Island e si trova al largo delle coste d’Irlanda.

Un luogo talmente unico da aver vinto il premio come migliore attrazione del mondo conferitogli dagli International Travel & Tourism Awards.

Spike Island – una vera e propria isola raggiungibile dalla costa irlandese sud-occidentale, sede di una fortezza a forma di stella – è una non troppo popolare meta turistica, però.

Nel passato, invece, ospitava una tra le più popolose prigioni del mondo: in epoca vittoriana, qui, morirono oltre mille prigionieri in meno di quattro anni e l’atmosfera tetra che si respirava è ancora presente.

Paragonabile non solo ad Alcatraz ma anche a Robben Island in Sudafrica, Spike Island è da tempo al centro di uno studio condotto dall’esperto di bioarcheologia Barra O’Donnabhain che – desideroso di far luce su quelle morti – qualche anno fa iniziò a scavare nel cimitero della prigione. La sua ricerca ha permesso di far luce su diversi misteri, alcuni davvero inquietanti.

Ma come ha fatto, un’isola, a trasformarsi in prigione? Secondo i documenti, l’edificio fu concepito nel XVI secolo come monastero e trasformato duecento anni dopo in base militare per l’esercito britannico. Solo in un terzo momento, divenne un penitenziario “di passaggio”, per i prigionieri in attesa di essere mandati ai lavori forzati nelle diverse colonie britanniche, Australia e Bermuda su tutte. Così, a partire dal 1847, uomini e bambini sopra i 12 anni d’età iniziarono a essere inviati qui, talvolta per crimini oggi considerati davvero irrisori come i furti di patate. Nel 1853, i carcerati raggiunsero la cifra record di 2.500: dormivano a gruppi di 40 in dormitori strettissimi, e le celle singole erano luoghi di punizione per i criminali considerati più pericolosi.

Visitare Spike Island, oggi, significa visitare un luogo colmo d’irrisolti misteri. E immergersi in un’atmosfera tetra. Per raggiungere la vecchia prigione, si va nella cittadina di Cobh (a meno di mezz’ora dal centro di Cork) e si sale su un traghetto che, in quindici minuti, conduce a destinazione. Le visite guidate permettono di scoprire la storia della prigione, e di entrare in aree generalmente non accessibili al pubblico. In alternativa, si può visitare la fortezza in autonomia, seguendo i 16 punti indicati dal “Monolith Trail”. L’esperienza sarà in ogni caso indimenticabile.

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