I giardini storici di Villa Visconti Borromeo Litta, a Lainate, sono i vincitori della XIV edizione del concorso "Il Parco Più Bello d'Italia". Lo ha deciso il Comitato scientifico del premio che ha selezionato il parco nella categoria 'pubblico'
L'intero complesso di Villa Litta fu ideato verso il 1585 da Pirro I Visconti Borromeo che, seguendo la moda del tempo, volle costruire un edificio destinato al piacere e allo svago. Per realizzarlo si avvalse della collaborazione dei migliori artisti di area lombarda
Il ninfeo è il cuore del giardino, un suggestivo complesso architettonico costituito da una successione di ambienti decorati a mosaico e con grotte artificiali. È considerato uno degli esempi più importanti in Italia settentrionale per la ricchezza delle decorazioni e la varietà dei giochi d'acqua: il sofisticato impianto di fontane e zampilli d'acqua, azionato dalla meccanica di un pozzo, è ancora oggi messo in funzione, per la gioia dei visitatori, nelle serate d'estate
Il ninfeo detto anche "edificio di frescura" è un edificio pensato per suscitare meraviglia, ornato di statue, mosaici, grottesche e di altre opere che rimandano alla classicità romana, ricco di fontane e di invenzioni di ingegneria idraulica capaci di stupire e divertire gli ospiti, come il Cortile delle Piogge
Al giardino di Villa Litta si sono ispirati per realizzare il parco del castello di Hellbrunn, a Salisburgo, in Austria. L'ex residenza estiva degli arcivescovi della città, costruita nel Seicento, è circondata da vasti giardini con spettacolari giochi d’acqua, proprio come nella villa di Lainate
Villa Visconti Borromeo Litta è una delle più suggestive residenze nei dintorni di Milano. Dal 1971 è di proprietà del Comune di Lainate che ha promosso diversi interventi di restauro, tra cui la riqualificazione delle ottocentesche serre delle orchidee, inaugurate di recente
Villa Litta, ninfeo e parco a Lainate sono visitabili dall'1 maggio al 31 ottobre 2017. Si accede solo con visite guidate diurne e anche notturne e persino in costume dell’epoca (su prenotazione), anche in caso di maltempo. È prevista una visita ogni 20 minuti o anche meno in caso di grande affluenza di pubblico