Ha aperto i battenti a Betlemme in Palestina nel 2017 il Walled Off Hotel e, da allora, ha attirato turisti da tutto il mondo, non solo per il luogo simbolico in cui è stato realizzato ma anche perché sin dall’esterno la struttura è una vera e propria esperienza immersiva nell’arte. E proprio all’inizio era stato concepito come l’allestimento di una mostra temporanea, ma che in realtà non ha mai cessato di aprire le porte a pubblico e ospiti. Tra gli artisti che hanno contribuito alla sua realizzazione Banksy, ma non solo. Infatti, come viene spiegato sul sito, a personalizzare le camere sono stati anche Sami Musa e Dominique Petrin. Il botique hotel è stato progettato da un gruppo di creativi a cui si aggiunge anche l’accademico David Grindon.
Il Walled Off Hotel si trova Betlemme in Palestina, in una location dal profondo significato non solo simbolico. Infatti, di fronte c’è un tratto di barriera di separazione israeliana: un modo per riflettere - tra arte e sguardo - sulla situazione politica di questa zona e del mondo.
L’ingresso è un mix di stili differenti: dall’insegna luminosa, che ricorda gli spettacoli di Broadway, fino alla scultura che ritrae una scimmia che attende gli ospiti proprio prima della porta. Vestita con la tipica divisa rossa, con tanto di valigie e chiavi in mano, sembra invitare a entrare nell’edificio.
Da una vista esterna si nota subito la vicinanza con il muro di separazione e l’importante simbolismo che questa cela. Sembra quasi, infatti, che la volontà sia quella non solo quella di far vivere un'esperienza immersiva nell'arte, ma anche di voler invitare gli ospiti a volgere lo sguardo verso il mondo e a ciò che accade.
Prenotare una stanza al Walled Off Hotel significa letteralmente dormire dentro un’opera d’arte, tra le tante realizzate dagli artisti. La struttura è aperta anche a chi non soggiorna qui. È possibile, infatti, accedervi ogni giorno a partire dalle 11 del mattino.
Le stanze del Walled Off Hotel sono davvero particolarissime e ogni allestimento è unico. L’esperienza che si può vivere in questa struttura può essere molto diversa anche sulla base della camera che si sceglie: ci sono opzioni più spartane e altre dotate di maggiori comfort. Il costo delle stanze varia in base alla tipologia di sistemazione: dal dormitorio (il cui prezzo si aggira tra i 60 e i 70 euro per una notte ad agosto), alla suite di Banksy che ha un costo di circa 225 euro per una notte a settembre, fino alla suite Presidenziale: il soggiorno di una notte nel medesimo periodo ammonta a circa 570 euro.
E dormire, o visitare, il Walled Off Hotel significa fare anche un viaggio nei colori accesi, che avvolgono gli ospiti e li trascinano in un’atmosfera unica e molto suggestiva. La struttura ha aperto i battenti nel marzo del 2017 e da allora sembrerebbe essere riuscita ad attirare circa 140mila visitatori.
Nell’hotel non ci sono solo camere ma anche due bar, un museo, una galleria e un bookshop. La galleria è autonoma dall’hotel e, come viene spiegato sul sito, vi si possono ammirare i lavori di artisti palestinesi da quelli più noti a quelli emergenti. Il museo, invece, è dedicato al muro e alla sua storia.
Due i bar del Walled Off Hotel, uno è il Piano Bar che ricorda il periodo colonialista (1917 circa) della Gran Bretagna: tra divani in pelle e ventilatori, non mancano le opere di Banksy. E poi il Shara Bar dove sentire e sperimentare l’atmosfera del posto.
Il Walled Off Hotel è un luogo in cui respirare arte, attualità, in cui approfondire la storia di un’intera zona, ma anche dove vivere l’esperienza indimenticabile di dormire in una vera e propria opera d’arte. Compresa quella di uno degli artisti più misteriosi della nostra epoca, Banksy, di cui non si conosce l’identità – anche se in molti hanno tentato in questi anni di dargli un nome e un volto.