LA CITTÀ DI SALUZZO - Capitale di un potente Marchesato che ebbe nel XV secolo il suo periodo di maggiore splendore, è riuscita a conservare il suo magnifico centro storico medievale che, dominato dal profilo del Monviso (da cui nasce il Po), è tra i più belli dell’Italia settentrionale. La Castiglia, residenza dei Marchesi di Saluzzo, domina la Salita al Castello su cui si affacciano una serie di palazzi nobiliari. Non lontano c’è la chiesa romanico-gotica di San Giovanni con il chiostro gotico e l’abside divenuta cappella di sepoltura dei Marchesi, capolavoro della scultura gotico-borgognona di fine ‘400. Poco oltre c’è Casa Cavassa, residenza del vicario generale del marchesato ed esempio di abitazione signorile del ‘500. Oggi è sede del Museo Civico e presenta un’interessante esposizione di arredi, affreschi, oggetti d’arte tra cui la famosa “Madonna della Misericordia” di Hans Clemer del 1499.
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Saluzzo Turistica
IL CASTELLO DEL ROCCOLO A BUSCA - A metà strada tra Cuneo e Saluzzo, sulle colline di Busca sorge il Castello del Roccolo edificato dal Marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio a partire dal 1831 come elegante dimora estiva in stile neo-gotico. Immerso in un parco plurisecolare di oltre 500mila m2, il castello è costituito da un fabbricato in stile neo-gotico con 3 torri, le cui imponenti dimensioni sono celate dalla grazia delle linee architettoniche. All’interno, gli ampi saloni con affreschi e stucchi, conservano ancora parte del mobilio dei D’Azeglio. La Regina Margherita, moglie di Umberto I, vi soggiornò molte estati, ospite dei Marchesi, così come Silvio Pellico ed importanti uomini politici inglesi.
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Saluzzo Turistica,
Associazione culturale Marco Valdo
IL CASTELLO DELLA MANTA - In collina, a meno di 5 km da Saluzzo, si erge l’imponente e affascinante Castello della Manta, noto per gli affreschi della sala Baronale, commissionati nel ‘400 da Valerano, figlio naturale del marchese Tommaso III. I nove Prodi e le nove Eroine e la mitica Fontana della Giovinezza rappresentano le aspirazioni di un raffinato mondo cortese imbevuto di ideali cavallereschi e sono annoverati tra i capolavori dell’arte gotica europea. Oltre alla sala baronale si possono ammirare la Sala delle Grottesche, pregevole esempio del gusto manieristico di fine ‘500, la Sala dei trofei di caccia, l'ampia cucina, le cantine scavate nella roccia e la chiesa di Santa Maria al Castello, di origine quattrocentesca. È un bene del F.A.I.
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Visit FAI, Castello della Manta
LA VALLE MAIRA - È un susseguirsi di strette gole e brevi radure ed offre spunti di turismo alpino incontaminato: un vero paradiso per chi ama le attività outdoor. Una sosta è d’obbligo a Villar San Costanzo per una passeggiata nella Riserva dei “Ciciu”, curiosi fenomeni geologici a forma di fungo. La valle è disseminata di tanti gioielli di arte medievale, ma vero e proprio capolavoro è la Parrocchiale di Elva con l’abside affrescata dal pittore fiammingo Hans Clemer all’inizio del ‘500. Nel territorio di Acceglio svetta il massiccio roccioso della Croce Provenzale (2.402 m) e della Rocca Castello (2.451 m) che offrono entusiasmanti vie di arrampicata. Merita una deviazione il vallone di Marmora e Canosio, le cui borgate autentiche offrono ottimi esempi di architettura alpina. Da Canosio si raggiungono l’Altopiano della Gardetta, Patrimonio Geologico Italiano dal 2001, e le spettacolari pareti di Rocca La Meja.
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ATL Cuneese, Valle Maira
LA VALLE VARAITA - Ampia, formata da leggeri declivi e fitti boschi per 60 km di strada che portano da Verzuolo al Colle dell’Agnello. Una valle ombreggiata, rigogliosa, ricca di spunti turistici. Tra le valli occitane questa ha saputo conservare il suo patrimonio culturale e linguistico: basti pensare alla Bahío di Sampeyre, festa antica di mille anni che ci ricorda la definitiva cacciata dei saccheggiatori saraceni dalle valli alpine e si festeggia ogni cinque anni (prossima edizione nel 2017) nel periodo di Carnevale. Le borgate alpine in pietra e tetti di ardesia, come Chianale (tra i Borghi più belli d’Italia) e Bellino ci fanno riscoprire la storia di terre di frontiera, fortemente orgogliose della propria autonomia. Chi invece è appassionato di natura potrà godere di numerose piacevoli escursioni tra cui quella nel bosco dell’Alevé, la più vasta estensione di pino cembro in Europa, e ammirare dal Colle di Sampeyre le vedute mozzafiato sul Monviso e sui “tremila” delle Alpi Cozie.
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Espaci Monviso, Valle Varaita
LE ARPE DI PIASCO (valle Varaita) - A Piasco, in bassa valle Varaita, la fabbrica fondata dal Maestro Victor Salvi, concertista ed ebanista di rango, produce ed esporta in tutto il mondo magnifiche arpe da concerto. Accanto alla produzione è da vedere il primo ed unico museo al mondo interamente dedicato all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro. Nato per ospitare, a rotazione, la collezione di oltre 110 arpe antiche del Maestro Salvi, il museo ospita anche concerti dedicati a questo nobile strumento.
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Museo dell’Arpa Victor Salvi
L’ABBAZIA DI STAFFARDA E REVELLO - A Staffarda, a pochi km da Saluzzo, sorge un’antica abbazia romanico-gotica edificata nei secoli XI e XII ad opera dei monaci cistercensi. Misticismo e arte si incontrano in questa magnifica struttura di cui è possibile visitare la chiesa, il chiostro, la sala capitolare e la foresteria.
Nelle vicinanze a Revello è possibile visitare la Collegiata, chiesa in stile tardo gotico con influenze rinascimentali che conserva pregevoli opere pittoriche e scultoree. Qui sorgeva anche il palazzo marchionale, residenza estiva della marchesa Margherita di Foix, ora inglobato nel municipio dove è possibile visitare l’antica cappella.
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Abbazia di Santa Maria di Staffarda
LA VALLE PO- Qui è ancora torrente, ma la fama di grande fiume lo accompagna fin dai primi passi quando scaturisce ai piedi del Monviso. Dal Pian del Re, spettacolare pianoro verdeggiante da dove nasce il fiume, e dal Pian della Regina, paradiso per lo sci alpino, partono molteplici sentieri che portano al giro dei rifugi intorno alla cima e al colle delle Traversette, storico valico di collegamento tra l’antico Marchesato di Saluzzo e la Francia. Curiosità d’alta quota: a 2.800 m troverete “Il Buco del Viso”, la più antica galleria delle Alpi realizzata dal marchese Ludovico II alla fine del ‘400. Borgate come Ostana ed Oncino ci rimandano a tempi non troppo lontani di un mondo che fu. Visitando Crissolo, invece, vale la pena fare una puntata al Santuario di S. Chiaffredo, patrono dell’antico marchesato di Saluzzo.
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Espaci Monviso, Valle Po
BALMA BOVES (Valle Po) - Situato presso Sanfront in valle Po, Balma Boves è un caratteristico insediamento ricavato nell'anfratto della roccia che rappresenta un microcosmo agricolo e funzionale perfettamente conservato. Abitazione per alcune famiglie fino agli anni ’50 del XX secolo, ricovero per il bestiame, deposito per gli attrezzi agricoli, forno per la cottura del pane e lavatoio: il tutto ispirato alla più ferrea regola di economizzazione dello spazio. La borgata è facilmente raggiungibile a piedi, a mezz'ora di cammino dalla frazione Rocchetta.
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Balma Boves
LA GASTRONOMIA DELLE VALLI OCCITANE - I piatti poveri di un tempo sono diventati un forte elemento di attrazione per chi scopre le valli occitane. Piatti a base di castagne e patate, funghi e formaggi d’alpeggio, polenta cumudà, ravioles e bagna caôda sono vere e proprie prelibatezze. La bagna caôda è una “salsa bollente” a base di aglio e acciughe in cui si immergono verdure crude e cotte: ma come ci sono arrivate le acciughe in montagna? Non ci sono notizie certe, ma pare che per nascondere il sale che andavano a barattare in Liguria con i formaggi d’alpeggio e che veniva fortemente tassato, gli scaltri abitanti della valle Maira lo coprissero appunto con uno strato di acciughe. Queste entrarono poi a far parte della tradizione gastronomica locale, tanto che il mestiere di acciugaio fu piuttosto diffuso fino al secondo dopoguerra.
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Saluzzo Turistica,
Prodotti tipici della Provincia di Cuneo