Un viaggio lungo la costa del Salento, partendo da Otranto fino a Gagliano del Capo, a piedi o in bicicletta. È questo l’itinerario più panoramico d’Italia chiamato Via della costa salentina. Una perfetta sintesi di tutto ciò che di meraviglioso offre la Puglia: viste spettacolari, mare cristallino, villaggi poco conosciuti e una natura incontaminata
Lunga una quarantina di chilometri, la Via della costa salentina è un percorso molto facile e che, anche nei momenti di difficoltà, distrae il viandante con i suoi panorami mozzafiato e i suoi colori accecanti. Da Castro alla grotta Zinzulusa, dal borgo di Tricase a Corsano è un’emozione dopo l’altra, passando lungo i “Tratturi”, antiche strade e sentieri che attraversano frutteti e uliveti
Dopo un’escursione ad anello tra aranci e uliveti, lungo il fiume Idro, si lascia Otranto, la ‘porta d’Oriente’ anche detta ‘la perla del Salento’, racchiusa all’interno delle mura con le sue case dal colore candido e le caratteristiche imposte celesti
Si segue un sentiero di terra rossa a pochi metri dal mare, dopo avere incontrato la Chiesa rupestre di Sant’Angelo, verso il Faro di Punta Palascia, il punto più a Est della nostra penisola, e si giunge al piccolo porto di Porto Badisco
La camminata continua lungo la costa seguendo il percorso dei pastori attraverso i tipici rifugi rotondi di pietra che venivano utilizzati per riposare. L’ultimo tratto corre su una strada asfaltata, scendendo verso la città termale di Santa Cesarea Terme che si dice sia la località con le acque più pure d'Italia
Da Santa Cesarea Terme inizia un percorso nell’entroterra, prima tra i campi poi nell’antica città Messapica di Castro. Dopo un tuffo nelle acque dell’insenatura, si continua su un sentiero tra le rocce fino ad Acquaviva, un altro fantastico punto per tuffarsi, prima del paesino di Marittima
Il percorso si snoda in una serie tradizionali “tratturi”, un sistema di strade antiche e sentieri utilizzati dagli abitanti del luogo per andare fino al mare o per collegare i villaggi e i frutteti. Il sentiero è fronte mare quando si scende a Tricase Porto e a Marina Serra, un piccolo borgo costiero affacciato su una grande piscina naturale
Infine, si segue il cosiddetto Sentiero del Nemico, che si snoda lungo la costa e attraversa antichi tratturi e caverne visitabili arrivando fino al ponte di Ciolo
Una volta giunti a Ciolo si imbocca il celeberrimo Sentiero Cipolliane che corre lungo una falesia e circa 30 metri sul livello del mare. Lo spettacolo è da togliere il fiato. Si può fare una piccola deviazione per visitare le Grotte Cipolliane, che danno il nome al sentiero, ubicate su una falesia a strapiombo. Sono costituite da più ambienti e, fin dal Paleolitico, sono state frequentate dall’uomo, come testimoniano numerosi reperti archeologici
La strada prosegue per circa 3 chilometri verso Gagliano del Capo, tappa finale dell'itinerario, caratterizzata da un'alta insenatura rocciosa e dall'amenità di alcune grotte marine di notevole interesse storico e paesaggistico. Una parte del suo territorio rientra nel Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase