L’isola di Motu Teta si trova nella Polinesia Francese. In tahitiano significa “isola lontana”, ma per qualche milionario potrebbe essere molto vicina. Questo luogo incantato dalla superficie di 3.800 metri quadri infatti è in vendita alla cifra di 2,5 milioni di dollari, poco più di 2 milioni di euro.
La cifra comprende il bungalow dell’attuale proprietario, un bungalow sulla spiaggia per gli ospiti (arredati in stile tahitiano), la casa del custode e un altro edificio. In tutto può ospitare dieci persone, sei adulti e quattro bambini. Per i super-ricchi che cercano un luogo incontaminato dove passare le vacanze o una meta esotica a cui dedicare il tempo libero potrebbe trattarsi di un vero affare, considerato che a disposizione ci sono uno chef privato, una guida pronta ad accompagnare i futuri proprietari nelle escursioni e l’attrezzatura per gli sport acquatici.
Alcuni tour operator danno anche la possibilità di affittare l’isola per brevi periodi, ovviamente finché qualcuno non si assicurerà questo paradiso privato.
Motu Teta è un autentico gioiello incastonato nella corona dell’atollo Rangiroa, a circa 340 km da Papeete. Per raggiungerlo dovete volare verso la capitale della Polinesia Francese e successivamente prendere un volo interno per Tiputa (circa un’ora di aereo). Da lì basta navigare per pochi chilometri per incontrare questo paradiso circondato dalle acque dell’Oceano Pacifico Meridionale.
Certo non ci sono tutte le comodità di una località turistica (per quelle bisogna volare a Papeete), l’acqua piovana viene raccolta in una cisterna e l’elettricità arriva grazie a due generatori e ai pannelli solari. Ma acqua cristallina, sabbia bianchissima e ricca vegetazione sono assicurati.
D’altronde gli annunci pubblicati sui vari siti specializzati offrono una descrizione idilliaca: “Se hai sempre sognato di possedere la tua isola in un paradiso tropicale dell’Oceano Pacifico, coperto di palme lussureggianti, rinfrescato da una brezza leggera, circondato da calde acque tropicali ricche di coralli esotici e vita marina, allora potrebbe diventare realtà”.