Avete mai visitato Ballenberg? Proprio qui, immerso nel suggestivo paesaggio svizzero, si trova un museo all'aperto che permette di fare un viaggio nel tempo godendosi le magnifiche montagne dell'Oberland bernese. Più di 100 edifici, 250 specie di animali della fattoria e antichi artigiani fanno rivivere il passato di Ballenberg a tutti i visitatori.
Tutto il passato del paese è stato trasformato in un museo a cielo aperto dove trascorrere una giornata con la propria famiglia, vivendo un'esperienza davvero straordinaria.
Costruito nel 1968 il Ballenberg è una testimonianza della storia sociale e dell'architettura delle campagne svizzere del passato che ci racconta come si svolgeva la vita e quali erano gli elementi su cui si basava la cultura rurale.
Il Museo all'Aperto Ballenberg si costituisce di più di 100 edifici originali, stalle, fienili, provenienti da tutta la Svizzera, e disseminati su 66 ettari di terreno. Le cucine, le stanze e i salotti ritraggono alla perfezione la vita nelle campagne nella Svizzera degli anni passati.
Nei laboratori e nelle officine del museo ancora oggi vengono praticati antichi mestieri, come la fabbricazione di cesti, la tessitura, la filatura, l'intaglio del legno. Qui i visitatori, oltre ad osservare gli specialisti all'opera, possono anche aiutarli cimentandosi in lavori che non hanno mai svolto.
Il Ballenberg prende vita grazie ad una antica tradizione: la coltivazione di piante utili e da coltura, ma anche attraverso le 250 specie di animali da fattoria.
Per immergersi ancora di più nel passato, non mancano mostre tematiche, tradizioni, eventi speciali e percorsi didattici, come quelli dedicati al legno e alle erbe medicinali.
Bar e ristoranti offrono ogni tipo di cibo e bevanda, dopotutto anche il palato vuole la sua parte. Non mancano, infatti, piatti casalinghi e della tradizione svizzera.
Il Museo all'aperto del Ballenberg dedica all'animale più amato dagli svizzeri, la mucca, la sua esposizione più speciale: molti oggetti, infatti, rappresentano il rapporto che il popolo ha con il loro, non ufficiale, animale nazionale. Un rapporto dalle mille sfaccettature e a volte complicato.
Adagiato in una zona collinare circondata da boschi, il museo riaprirà il 9 aprile 2020 e sarà possibile visitarlo tutti i giorni dalle 10 alle 17.