Una miscela di acqua di mare e di acqua dolce rende la Grotta di Melissani uno degli spettacoli della natura più incredibili che ci siano. La grotta si trova sulla costa orientale dell’isola di Cefalonia, in Grecia
L’acqua fluisce all’interno attraverso un sistema di cunicoli da una profondità di circa 30 metri sotto il suolo e sbocca verso una delle estremità della grotta. Per riuscire a spiegare la provenienza dell’acqua, nel 1959 furono utilizzati dei coloranti speciali che permisero di svelarne l'origine
La grotta, dimenticata per secoli, è stata riscoperta nel 1951 dallo speleologo Giannis Petrohilos. È lunga 160 metri, larga 40 e alta 36. All'interno contiene un lago lungo 60 metri, largo 40 e profondo fino a 39 metri, con una temperatura dell'acqua di circa 10°C
La caverna che si è creata migliaia di anni fa ha due grandi camere che formano una grande 'B'. Le camere hanno ciascuna una grande vasca piena d’acqua e un’isola nel mezzo
La seconda caverna non è da meno: dal tetto ad arco scendono numerose stalattiti e stalagmiti che risalgono a 16.000 - 20.000 anni fa
Le visite alla Grotta di Melissani vengono fatte a bordo di piccole barche a remi, come avviene alla Grotta Azzurra a Capri, che portano i turisti in un percorso che attraversa le due sale. È possibile entrare anche a piedi percorrendo un corto tunnel pedonale che scende fino alle sponde del lago interno alla grotta
La grotta si trova a un paio di chilometri dalla città di Sami e a dieci dalla città di Agia Efimia, a Cefalonia, una delle isole Ionie
Lo spettacolo più bello è quello che si presenta davanti agli occhi dei visitatori entrando nella prima sala dove c'è una grande apertura ovale. Da qui filtra la luce del sole che, splendendo, illumina l’acqua in modo abbagliante. Secondo la mitologia greca, la ninfa Melissani, delusa dall’amore non corrisposto verso il dio Pan, si suicidò, cadendo nelle acque del lago. I ritrovamenti effettuati nella grotta confermano che era un tempio dedicato a Pan e che vi si svolgevano riti orgiastici
Scenografico è anche l'ingresso della grotta, sul quale crescono delle piante che danno alla roccia un colore simile a quello del miele