Sotto alla Bari moderna, che tutti conoscono, c'è una Bari sotterranea, sconosciuta ai più. Grazie all’associazione culturale Eventi d’autore, nata nel 2005 da una intuizione al femminile e dall’incontro sinergico di figure dinamiche e creative legate al mondo dell’arte, della cultura e del territorio, l'itinerario nella Bari sotterranea è diventato una realtà.
La visita archeologica di Bari sotterranea è a cura di archeologi accreditati dalla Sovrintendenza Archeologica e ha la durata di 2 ore. Si può effettuare solo su prenotazione. Il costo dei biglietti per gli adulti è di 20 euro, 10 euro per i ragazzi di età tra 8 e 18 anni. Per informazioni potete contattare l'associazione culturale eventidautore.it
Ebe Princigalli, archeologa, ci racconta questo bellissimo viaggio nella Bari sotterranea. Il suggestivo percorso tra le principali aree archeologiche della città di Bari, le cui origini risalgono all’età del Bronzo, prende avvio dal Castello Normanno-Svevo, tra le cui fondamenta si celano i resti dell’abitato bizantino (X sec. d.c.) preesistente l’impianto della fortezza.
La seconda tappa del percorso tra le aree archeologiche della città conduce al cosiddetto Succorpo della Cattedrale di Bari, area di straordinario interesse storico e archeologico che si estende tra le fondamenta della cattedrale romanica e racchiude resti stratificati risalenti ad una fase compresa tra età romana e Medioevo.
Tra 2006 e 2007, gli ambienti del Succorpo sono stati oggetto di un esemplare intervento di indagine, recupero e restauro, funzionale a rendere fruibile l’area sotterranea: le operazioni di recupero hanno offerto l’opportunità di riportare alla luce i resti di un vasto edificio attivo tra I e IV secolo d.C. che rappresenta una delle più preziose testimonianze della Bari romana.
Intorno al V secolo d.C. nella medesima area fu impiantata la prima basilica paleocristiana eretta in città, dedicata a Santa Maria e nota da tempo agli addetti ai lavori, ma mai prima d’ora fruibile al grande pubblico. L’elemento più sorprendente e di più intenso impatto con i resti della basilica paleocristiana è rappresentato dal mirabile mosaico figurato policromo realizzato dal committente Timoteo, per grazia ricevuta, intorno al VI secolo d.C.
Il percorso di vista consente di accedere anche agli ambienti funerari addossati ai fianchi della basilica, che custodiscono sepolcri realizzati per personalità eminenti; a ridosso dell’ambiente funerario Nord è inoltre possibile osservare un’altra testimonianza di età romana, rappresentata da un lembo di strada, forse un tratto urbano della Via Traiana, le cui basole calcaree recano traccia dei solchi scavati dal continuo passaggio delle ruote dei carri. Lo straordinario percorso nel Succorpo della Cattedrale annovera infine la visita all’area sottostante piazzetta Rainaldo e Bisanzio, dove alla metà degli anni ’90 furono individuati gli imponenti resti di una chiesa bizantina (X secolo) di cui sono ben conservati i muri perimetrali, la pavimentazione in tessere calcaree, l’altare monolitico e parte dell'iconostasi.
L’itinerario di visita raggiunge come ultima tappa l’area archeologica racchiusa nei sotterranei di Palazzo Simi, sede del Centro operativo per l’Archeologia di Bari. I sotterranei di Palazzo Simi serbano i resti di edifici risalenti ad epoche successive, articolati in una sorprendente sequenza stratigrafica messa in luce dai recenti scavi: alla base si osservano i resti di murature appartenenti ad una dimora di età romana imperiale (II secolo d.C.) a diretto contatto con la quale fu successivamente impostata una chiesetta bizantina (X secolo), di cui si conservano ancora l’altare e le preziose tracce di affreschi policromi nell’abside centrale. Nel pieno Medioevo (XII secolo) la chiesetta fu abbattuta per far posto ad una più ampia chiesa, la cui unica abside è osservabile subito al di sopra delle murature bizantine.