Viaggio a Mauritius: quando andare sulle isole Mascarene

Una settimana a Mauritius, nel cuore dell’oceano Indiano: scegliere quando andare per godersi al meglio coste e spiagge bianche contornate dalla barriera corallina

Pubblicato: 26 Settembre 2017 13:00

SiViaggia

Redazione

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Situata al largo dell’Africa orientale, in pieno Oceano Indiano, l’isola di Mauritius vanta chilometri di coste e innumerevoli e incredibili spiagge contornate dalla barriera corallina. Palme da cocco, fondali cristallini e paesaggi meravigliosi creano un autentico paradiso che insieme a una natura da sogno attraggono i visitatori in massa per ammirare una delle nazioni più cosmopolite al mondo.

Come arrivare a Mauritius? Partendo con un volo diretto da Roma o Milano con la compagnia Air Mauritius, che all’incirca 10 ore dopo atterra all’aeroporto internazionale Sir Seewoosagur Ramgoolam a 45 chilometri da Port Luis, la capitale dell’isola. Una volta arrivati nell’isola troverete un fuso orario di tre ore in più rispetto all’Italia o due se si parte nel periodo in cui è in vigore l’ora legale.

Quando andare a Mauritius? Mauritius gode di un clima tropicale e di conseguenza, dolce e mite tutto l’anno. Ma i periodi migliori per andare sono sicuramente da aprile a giugno e da settembre a dicembre quando le giornate sono piacevolmente calde e permettono ai numerosi turisti di apprezzare al meglio lo spettacolo offerto da questo paradiso. Meglio evitare i mesi che vanno da novembre ad aprile, perché è possibile imbattersi in uno dei tanti uragani tropicali: consultare il meteo locale.

Dove andare a Mauritius? La scelta è ampia e spazia dai 300 chilometri di spiagge sabbiose lambite da acque calme e cristalline che contrastano con il nero delle montagne vulcaniche e il verde delle palme alle scogliere ripide e selvagge fino alle vaste lagune dalle acque turchesi molto ventilate che vi lasceranno senza fiato. Ecco dunque alcuni suggerimenti su dove andare una volta giunti a destinazione per apprezzare al meglio la vita dell’isola e il suo ecosistema.

Punto di partenza del nostro itinerario è la Grand Baie, a nord di Mauritius, la “Grande Baia”, dove si trova la spiaggia la Cuvette, meta preferita dagli appassionati di vela, da qui infatti si può partire per un giro in yacht o un escursioni in catamarano. È la seconda città dell’isola dopo Port Louis, la capitale, un centro vivace, ricco di negozi di souvenir e alcuni centri commerciali dove fare shopping, ristoranti tipici ed eleganti boutique. Di fronte si trova la bellissima spiaggia di Flic en Flac: si dice che il nome di questa spiaggia derivi dall’onomatopeico rumore dei passi sul bagnasciuga.

Merita un’escursione di una giornata la spiaggia del Merville Aquarium, sicuramente tappa importante per i sub che potranno così avvistare tonni, razze e barracuda mentre i famigliari si godono le spiagge di sabbia bianca all’ombra delle palme da cocco. Al largo di Flic en Flac, invece, gli appassionati di diving potrebbero trovarsi di fronte lo squalo grigio. Imperdibili poi la baia di Tamarin, chiamata anche “baia dei molluschi”, una zona molta ventilata affollata da surfisti in cerca delle onde perfette; e le dune di Chamarel, dette le Terre dai sette colori, un must per i visitatori di Mauritius.

Mauritius è un’isola accogliente e i suoi abitanti sono aperti e solari: fate un giro al villaggio di Pereybère, attrezzato con negozi e ristorantini e molto frequentato soprattutto dagli isolani e dai giovani; il mare antistante ha un’acqua dai colori intensi e i fondali sono profondi, perfetti per lo snorkeling. Ma andate anche a Trou aux Biches un vecchio borgo di pescatori con la bella spiaggia di Mont Choisy e tante strutture e complessi residenziali. Nella costa a est si trova un piccolo villaggio fondato dagli olandesi Trou d’Eau Douce: partendo da qui si può andare in barca all’isola dei Cervi, un vero e proprio paradiso, ricca di piantagioni di tè, vaniglia, frutta e disseminata di variegati villaggi e deliziose case coloniali.

L’isola dei Cervi è la località più gradevole di tutta Mauritius, con un mare azzurro intenso, ideale per chi ama rilassarsi al sole e praticare sport acquatici. A Belle Mare si trovano le lunghe distese di sabbia di Poste la Fayette e Palmar e spettacolari lagune create dalla barriera corallina. Una volta qui non perdete il Parco marino di Blue Bay, tratto suggestivo e incantevole di Mauritius dove gli appassionati di snorkeling potranno immergersi nei fondali profondi per ammirare la vita sottomarina della barriera corallina.

Organizzate un’uscita alla bellissima La Morne: una penisola sabbiosa dove domina una montagna di roccia basaltica ricoperta di vegetazione e una laguna meravigliosa dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco. Qui vicino si trovano Gri Gris e Bel Ombre. La prima è una spiaggia intima e appartata, ideale per chi cerca tranquillità e relax; la seconda, invece, è molto frequentata da chi desidera praticare sport acquatici o gustare un cocktail a base di rum in uno dei numerosi localini in riva al mare.

Le sue bellissime spiagge non sono l’unica attrazione: lo spettacolo unico della barriera corallina fa di Mauritius una meta ideale per le escursioni in barca, alla scoperta di alcuni isolotti disabitati unici e inconfondibili più lontani dai percorsi turistici. Decisamente affascinanti, al largo della costa, le piccole isole di Coin de Mire sono una strepitosa riserva naturale dove risiedono varie specie endemiche di uccelli a rischio di estinzione. Non tralasciate poi l’Ile Plate e l’isolotto Gabriel, veri e propri paradisi naturali racchiusi dalla barriera corallina.

La verde e silenziosa Ile Ronde è invece popolata da gechi, insetti vari e rettili mentre l’Ile aux Serpents, incantevole con le sue acque cristalline, è dimora di diverse specie di uccelli marini. Nella zona a sud di Mauritius, infine, vale la pena vedere l’Ile aux Aigrettes una stupenda oasi naturale protetta che oggi è al centro di un’opera di ripristino delle specie originarie, come le tartarughe giganti e le colombe rosa che sono state salvate e liberate dopo un’opera di conservazione durata trent’anni. Qui fino a qualche secolo fa viveva anche il dodo, un animale oramai estinto ma considerato il simbolo di Mauritius.

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