Bella, romantica e suggestiva: questa è la Serenissima, una delle destinazioni più amate e raggiunte del nostro Paese. Quando il sole splende in alto nel cielo e illumina d'oro l'intera laguna, lo spettacolo da ammirare è incantevole ma, non lasciatevi ingannare. Venezia, infatti, nasconde segreti e leggende che affondano radici in tempi lontani, alcune di queste, poi, sono davvero spaventose. Ecco tutti i misteri della città, raccontati in queste foto.
Tutti lo guardano con ammirazione perché la bellezza del Ponte di Rialto è indiscutibile. Eppure, il ponte più famoso della città è stato per anni maledetto, a scoprirlo fu proprio il progettista Antonio da Ponte che, a seguito di numerosi crolli e impedimenti nella fase di realizzazione della struttura, incontrò il diavolo in persona e con lui strinse un patto che finì in tragedia: Satana prese l'anima del suo bambino.
Presso la riva di Biasio, tanto tempo fa, un rinomato cuoco deliziava tutti i cittadini con lo sguazeto ala bechera, una specialità veneziana che l'uomo sapeva preparare come nessun altro. Il segreto del piatto di punta però era la carne umana, Biagio, infatti, utilizzava quella dei bambini per le sue preparazioni. Le autorità lo arrestarono e lo condannarono a morte.
Passeggiando nel sestiere di Cannaregio ecco che, a Campo do Mori troviamo 4 statue di pietra incastonate nel muro di Palazzo Mastelli. La leggenda vuole che dei mercanti truffaldini di Venezia furono trasformati in pietra a seguito dell'ennesimo inganno.
Al numero civico 3399 del sestiere di Cannaregio, si erge la casa del pittore Jacopo Robusti, conosciuto come Tintoretto. È in questa casa che l'artista veneziano incontrò e affrontò una strega intenta a persuadere sua figlia Marietta; dopo lo scontro Tintoretto fece murare a guardia le pareti domestiche.
Nel Sotoportego della Corte Nova è presente una strana pietra rossa. Secondo le storie popolari, quell'unico esemplare che si distingue tra le altre pietre, lì sotto sarebbe sepolta, per volere della Madonna, la peste.
Leggenda o verità? Quella di Palazzo Ca’ Dario è una storia lunga e nefasta che accomuna tutti i proprietari dell'edificio con un destino di morte violenta e misteriosa. Suicidi, malattie e disgrazie: a oggi nessuno ha il coraggio di comprare il palazzo, come dargli torto?
Venezia è stata anche la protagonista di storie d'amore finite in tragedia come quella tra Maria, la figlia del Doge e il giovane Tancredi. Morto in battaglia, il ragazzo ha inviato un bocciolo di rosa tinto del rosso del suo sangue alla donna che il giorno dopo si è suicidata.
L'imponente e meraviglioso Palazzo Ducale nasconde un terribile ricordo ben visibile in quelle due uniche colonne rosa che caratterizzano l'edificio. Tra queste, il Doce annunciava le condanne a morte; il colore serviva proprio a richiamare quello del sangue.
Secondo molti, la lotta tra il bene e il male, si detiene proprio sotto ai canali di Venezia. Il Canal Grande stesso, infatti, si snoda nella città prendendo le sembianze di un serpente, un animale intriso di significati ed enigmi.
A Venezia, Giordano Bruno, fu ospite dei proprietari del Palazzo Mocenigo, gli stessi che lo denunciarono come stregone. Secondo le leggende popolari, il fantasma dell'eretico compare ogni anno il 17 febbraio.
Sembra che i fantasmi, gli stregoni e tutte quelle presenze oscure che abitano Venezia si manifestino proprio durante il silenzio profondo e la nebbia notturna. Il 29 novembre del 1904, il vaporetto Pellestrina diretto a Burano è inseguito da due gondole che lo attaccano: quattro persone si salvano, altre cinque vengono inghiottite dalle acqua, una di questa, una bambina, non sarà mai più ritrovata.