Icona e simbolo della città, il Castello di Arco è uno dei più rinomati del Trentino. Risale all'anno Mille e si trova a precipizio su uno scoglio roccioso. Risalendo il borgo fortificato, superata una splendida macchia doliveto, si giunge al castello che controlla la parte settentrionale della Valle del Sarca. Suggestivo è il paesaggio fra i ruderi del Palazzo inferiore e della rocca, circondato da cipressi secolari. All'interno si possono visitare la prigione del sasso, la torre grande, il rivellino e numerose stanze. Gioiello del complesso è lo splendido ciclo di affreschi del '300
Emblema degli antichi fasti di una delle più potenti e ricche casate trentine, quella dei Tono, Castel Thun domina ancor oggi incontrastato per bellezza e importanza su tutte le altre residenze e castelli del Trentino e della Val di Non. Riflesso del plurisecolare dominio della nobile famiglia sulla valle, testimone di periodi di gloria, il castello medievale sorge su un'altura poco distante dall'abitato di Vigo di Ton. Dopo un lungo periodo di restauro, è stato aperto al pubblico nel 2010. Il maniero è ora uno dei complessi museali più importanti dell'intero arco alpino
E' una fortificazione militare, situata a 4 km da Folgaria a un'altitudine di 1.613 metri, presso il Passo Coe (1.550 metri). Il forte appartiene allo sbarramento Folgaria del grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano
Meglio conosciuto come San Sebastiano, è una fortificazione militare situata nella zona dell'Altopiano dei Sette Comuni a 10 chilometri da Folgaria, a un'altitudine di 1.445 metri. Il forte fu progettato nel 1909 e costruito in pochi anni in una posizione molto avanzata (2 chilometri dall'allora confine) con una forma triangolare. Alla fine degli anni Novanta si sono effettuati lavori di restauro che permettono in parte di accedere ad alcune gallerie del forte
Situato in posizione panoramica sopra la storica cittadina di Borgo Valsugana, Castel Telvana domina la valle in tutta la sua estensione. E' raggiungibile percorrendo una suggestiva stradina medievale, il sentiero dei castelli, che parte dal centro storico di Borgo, passa sulle pendici del monte Ciolino per arrivare fino al retro del castello da dove si può ammirare tutta la valle. Si raggruppa attorno a una torre di vedetta quadrata alta 26 metri. Il castello non è visitabile all'interno
In cima a uno sperone roccioso si erge il Castello di Avio, che si affaccia sulla Val Lagarina solcata dal fiume Adige. Si accede al castello passando per una porta-torre coronata da merli a coda di rondine. Sulla destra emerge presto la mole di una torre che spicca tra le mura orientali: è la Picadora, chamata così perché, secondo la tradizione, sulla terrazza venivano impiccati i condannati. Nell'ampio perimetro delle mura e su un'area fortemente ripida si ergono, in basso, la Casa delle Guardie, al centro l'imponente mole del Palazzo Baronale in pietra grigia del Baldo e in cima il Mastio. E' un bene protetto dal FAI
E' il più vasto e importante complesso monumentale del Trentino. Dal secolo XIII fino alla fine del XVIII residenza dei principi vescovi di Trento, è composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; il Magno Palazzo è l'ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano, voluto dal principe vescovo e cardinale Bernardo Cles; alla fine del Seicento risale invece la barocca Giunta Albertiana. All'estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all'interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più affascinanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo. Attualmente è il polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi e prestigiosi del territorio trentino: a quello di Trento fanno riferimento il Castello di Stenico, nelle Valli Giudicarie, Castel Beseno, nella Valle dell'Adige, fra Trento e Rovereto, Castel Thun, in Valle di Non e Castel Caldes in Val di Sole
E' la più grande struttura fortificata del Trentino ed è situata nel comune di Besenello. La struttura, restaurata nella seconda metà del XX secolo, ha una forma ellittica che copre tutta la sommità della collina calcarea, estendendosi in lunghezza per 250 metri e in larghezza per circa 50 metri. All'interno si trovano ampi spazi, porte fortificate, bastioni, cortili, mura maestose, cantine e cisterne e numerosi affreschi. Dall'alto si gode di una vista su tutta la Vallagarina e a strapiombo sul Rio Cavallo. Nel periodo estivo il castello è sede di manifestazioni culturali e turistiche
Detto anche Forte di Cadine, è uno dei forti austroungarici che faceva parte della Fortezza di Trento. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano. E' uno dei più significativi apprestamenti fortificati del Trentino e venne costruito dagli austriaci nel 1860. Era dotato di un ponte levatoio. Sotto la roccia leggenda vuole che ci sia l'impronta della mano di San Vigilio. Un'ottima visuale del forte si ha dalla strada Gardesana
Il Monte Zugna è montagna carica di storia, che offre molteplici possibilità di visita a siti e manufatti risalenti alla Grande Guerra. Il Trincerone italiano fu l'estremo baluardo di difesa contro l'offensiva austroungarica scatenata il 15 maggio 1916. Le truppe imperiali, costrette ad arrestare la loro avanzata, predisposero una prima linea di difesa, costituita da trincee e camminamenti, avamposti e postazioni per mitragliatrici e lanciabombe. Dal Trincerone, gli italiani potevano scorgere la città di Trento, uno degli obiettivi della guerra italiana. Il percorso di visita forma un anello di 1.500 km, con un dislivello di 90 metri. Per raggiungere il sito si percorre la strada che da Albaredo porta al Rifugio Coni Zugna. Gli oltre 700 alberghi e camping del Trentino aderiscono al progetto Trentino Guest Card, una carta turistica che permette di visitare gratuitamente o con forti sconti oltre cento siti del Trentino
La fortezza austroungarica di Lavarone, meglio nota come Forte Belvedere-Gschwent, sorge a quota 1.177 metri a Sud della contrada Oseli su uno sperone roccioso che si spinge verso la Valdastico e la valle del Rio Torto, dominandone le testate. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano
E' un forte militare austroungarico situato sulla collina che divide i laghi di Caldonazzo e di Levico. Il forte si trova a un'altezza di 608 metri, da dove domina la Valsugana e i due laghi sottostanti. Questa struttura fortificata aveva un'opera gemella, il Forte Col de le Bene, sul colle di San Biagio. Assieme garantivano la tipica chiusura a tenaglia dell'Alta Valsugana e della Valsorda, impedendo l'avvicinamento del nemico alla Fortezza di Trento. Inoltre, riusciva a sorvegliare la strada di Monterovere che conduceva alle fortificazioni di Lavarone e di Vezzena, oltre alla piana di Caldonazzo. Il forte fu costruito intorno al 1880
Importante roccaforte medievale, è un luogo della memoria di Rovereto e ospita il Museo Storico Italiano della Guerra. Situato in posizione strategica (GUARDA LA MAPPA), su un dosso roccioso sulla riva destra del Leno, il castello ha la struttura imponente di una roccaforte militare. Qui sono esposti alcuni pezzi d'artiglieria, un carrello ferroviario perforato da una granata e una delle carrozze di servizio di Francesco Giuseppe. Fino al 1961 custodiva la famosa Maria Dolens, la Campana dei Caduti, la più grande campana del mondo ancora funzionante e che ha trovato la sede sul colle di Miravalle. Rimane visibile il modello originale di gesso