Scanno è un paesino dell’Abruzzo interno, in provincia dell'Aquila, una perla incastonata a mille metri di altitudine nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove i monti si rispecchiano nelle splendide acque del lago
È un'importante località di soggiorno turistico sia invernale sia estivo e fa parte dei Borghi più belli d'Italia
I portali decorati degli edifici del centro storico appartengono ai palazzi nobiliari, ma anche a palazzi di comuni cittadini del borgo, alcuni in stile barocco altri rococò
Scanno è definita patria della fotografia mondiale. Tutti i grandi fotografi almeno una volta sono passati a Scanno e con i loro scatti hanno immortalato il lago, il centro storico, le bellezze naturali, ma essenzialmente il costume muliebre che ancora oggi è indossato, con fierezza e orgoglio, da alcune donne anziane del paese. Gli scatti di Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, di cui una foto, ‘Il Bambino di Scanno’, esposta al MoMa di New York, è considerata tra le prime 10 foto più belle al mondo, Elliott Erwitt, Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, insignito della cittadinanza onoraria, hanno reso famoso nel mondo Scanno e il suo costume muliebre
Tipiche di Scanno sono le cemmause, un tipo di scala d'accesso esterna alle abitazioni terminante in un ballatoio, con gli scalini realizzati in pietra. Un arco permette alla scalinata di sorreggersimemla cemmausa viene coperta da una tettoia sostenuta da travi di legno su cui poggiano delle assi
Nel centro storico vi sono molte botteghe orafe, tanto che la strada detta localmente "la ciambella" potrebbe venir chiamata la via degli orafi. La ricchezza proveniente dalle greggi locali permise alle donne locali di avere gioielli e di seguire la moda del tempo, il cui uso è dettato da alcune norme precise di galateo dettate da eventi come la nascita, il matrimonio, la morte
Questo delizioso laghetto si trova a poco meno di mille metri tra i Monti Marsicani, nell'alta valle del fiume Sagittario. È nato da un'antica frana staccatasi dal soprastante monte Genzana diverse migliaia di anni fa. Essendo il lago naturale più grande della regione Abruzzo sono state create delle spiagge artificiali di sassi per i turisti che vengono d’estate. Da alcune visuali si presenta in forma di cuore, come per esempio dal belvedere di Frattura Nuova
Un tempo i collegamenti fra le valli erano i sentieri, che costituivano l’elemento di contatto del paese con le zone d’alpeggio, il bosco e gli altri centri vicini. Oggi gli stessi sentieri sono le vie di comunicazione con le bellezze naturalistiche e la biodiversità dell’area, tanto che è nato un progetto che offre la possibilità di conoscere il territorio attraverso l’uso della bicicletta, con una rete di itinerari cicloturistici
Sembra che il nome di Scanno possa derivare da scannèlla, una varietà di orzo coltivata qui. Narra la leggenda che un gruppo di pastori se ne andasse per i fatti propri lungo le vie della transumanza e fu sorpreso da un orso che, invece di attaccarli, si impossessò delle loro bisacce e soprattutto del contenuto, una specie di panelli a base di mandorle e miele, molto graditi dall’animale e che quindi furono proprio ribattezzati con il nome con cui oggi lo conosciamo
A Scanno non è raro incontrare le donne che indossano l’abito tradizionale del borgo, tanto che ogni anno il 14 agosto si tiene Ju catenacce, una rievocazione storica dell’antico corteo nuziale durante il quale le coppie sfilano in abiti tipici seguendo una coppia di sposi. L’evento attira sempre numerosi turisti
Nel 1956 nel borgo è stato ambientato il film ‘Uomini e lupi’ con Silvana Mangano e Yves Montand. I vicoli stretti, gli archi, le fontane, i palazzi storici con i balconcini caratteristici con le ringhiere di ferro, il lago a forma di cuore e il panorama che ne suggella la definizione di ‘perla d’Abruzzo’, fanno di questo piccolo borgo una meta ideale per le vacanze in ogni stagione dell'anno