Per migliaia di anni, la via della seta, ovvero le strade che univano Pechino al Mar Mediterraneo, è stata la più importante strada di transito per la diffusione di idee e di commerci tra Oriente ed Occidente. Dopo 44 anni, è stato riaperto il passo di Nathula, sulla catena montuosa dell'Himalaya, che permette oggi di ripercorrere gli antichi sentieri. Da Pechino, passando per città dai nomi fiabeschi, la via tocca le città di Samarcanda, Damasco, Bagdad, Istambul fino a sfociare ad Atene e Venezia.
Pechino, Cina. Una veduta della Città proibita. Fu da qui che l'esploratore cinese Zhang Qian (140-134 a.C.) guidò la prima spedizione verso l'Occidente, aprendo quella fu poi chiamata la via della seta.
Xi'an, Cina. Una veduta notturna della Torre della campana. Fu solo nel 166 d.C. che alcuni soldati romani riuscirono a percorrere la via della seta in senso opposto e a raggiungere per la prima volta la Cina.
Le dune di Mingsha, nei pressi di Dunhuang, Cina. E' da sempre una delle principali soste per viaggiatori, commercianti e pellegrini che ripercorrono la via della seta a dorso di cammello, cavallo o di altro animale.
I commercianti partivano dall'Oriente per vendere i loro prodotti in Occidente, tra cui spezie, stoffe preziose (soprattutto seta, da cui prende il nome la via) e pietre dure.
Turpan, in Cina. Nella depressione al centro del Xinjiang si trova questa località chiamata terra infuocata, dove i vigneti producono diversi tipi di uva di ottima qualità. Secondo alcuni documenti storici ritrovati, già 2000 anni fa si iniziarono a piantare vigne in questa regione.
Tashkorgan, Cina. Il sito si trova a 3.600 metri di altitudine al confine tra Afghanistan, Tajikistan e Kyrgyzstan. Qui si producono manufatti di lana di pecora, tra cui tappeti.
Kashgar, Cina. È sede di uno dei più rinomati mercati del bestiame ed è un luogo storico di incontro per le genti che percorrevano la via della seta. La strada del Karakorum (la strada asfaltata più alta del mondo, circa 4.600 metri) la collega al Pakistan attraversando il passo Khunjerab.
La seta era considerata un manufatto estremamente prezioso in tutto il mondo conosciuto e percorso dalla via della seta. Veniva pertanto impiegata come merce di scambio per ottenere altri prodotti di altrettanto valore come spezie, pietre preziose e manufatti di ogni genere.
Nathula, il passo che unisce l'India e la Cina e che è stato riaperto il 6 luglio 2006 dopo essere stato chiuso nel 1962. Si trova a oltre 4.500 metri di altitudine sulle montagne del Tibet lungo l'antica via della seta, che può essere finalmente ripercorsa interamente come avveniva 2000 anni fa.
Gilgit, Pakistan. Fu una meta obbligata per chi percorreva la via della seta. Oggi è la base da cui partono le spedizioni che si dirigono verso le vette della catena dell'Himalaya.
Samarcanda, Uzbekistan. Fu fondata alla fine del XIV secolo a.C. e divenne ben presto prosperosa grazie ai commerci con le regioni settentrionali e orientali. Alessandro Magno la conquistò nel 329 a.C.. Sotto il dominio arabo la città fiorì finché non venne conquistata dai Mongoli, comandati da Gengis Khan (1220), che la distrussero. Nel 1868 divenne di dominio russo.
Teheran, Iran (ex Persia). Famosa per i suoi tappeti, era un importante centro di scambi commerciali sulla via della seta. Famosi, ancora oggi, i suoi numerosi suq (mercati).
Bagdad, Iraq. È la seconda città più grande dell'Asia sud-occidentale, dopo Teheran. La città fu fondata sulla riva occidentale del fiume Tigri tra il 762 e il 767 dalla dinastia degli Abbasidi, per volere del califfo al-Mansur. L'insediamento fu realizzato sul sito di un preesistente villaggio persiano. Nota alle cronache recenti più per la guerra che si sta consumando che non per le bellezze che ha da mostrare, tra cui numerose moschee da mille e una notte.
Calcutta, nello stato indiano del Bengala. Il Victoria memorial situato sulle rive del fiume Hoogli, un affluente del Gange, è il monumento più importante della città. Da questo luogo partiva una diramazione della via della seta, che si ricongiungeva con il tracciato originale a Mashhad, in Persia (oggi Iran).
Varanasi (o Benares), India. Situata sulle rive del fiume Gange, è conosciuta come la Città sacra degli induisti, in quanto vi si devono recare almeno una volta nella vita. Percorrendo la via della seta che parte da Calcutta (nei secoli il percorso originale si è ampliato con diverse biforcazioni), era una tappa obbligata per commercianti e viandanti.
Kabul, Afghanistan. Le sue origini risalgono al 300 a.C. circa e fu una città indiana, poi mongola e infine araba. Famosa per i suoi bazaar, veniva attraversata da uno dei sentieri della via della seta nati negli anni. Oggi, nell'immaginario comune, Kabul viene ricordata più per gli studenti del Corano, i Talebani, e per le donne che indossano il burqa.
Damasco, Siria. È considerata la più antica città del mondo. Fu di dominio romano fino alla conquista da parte degli arabi, che costruirono sopra la Basilica di S. Giovanni Battista la Moschea degli Omayyadi, che conserva tuttora le reliquie del Santo. Fu qui che l'apostolo Paolo compì la sua conversione, pertanto Damasco è un importante luogo di culto per entrambi cristiani e musulmani.
Petra, Giordania. Passava attraverso l'affascinante città costruita nella roccia il viandante che percorreva la via della seta con la propria carovana in direzione di Alessandria d'Egitto, uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Le prime popolazioni ad abitare Petra risalgono a 2000 anni avanti Cristo.
Istambul, Turchia. Un veduta della famosa Moschea blu. Alle origini era una città greca chiamata Bisanzio, poi divenne capitale dell'Impero Romano d'Oriente e prese il nome di Costantinopoli e infine fu capitale dell'Impero Ottomano. Da sempre segna il passaggio tra Oriente e Occidente. La città si estende su entrambe le sponde del Bosforo, lo stretto che divide l'Europa dall'Asia e unisce il Mar Nero al Mar di Marmara.
Atene, Grecia. La via della seta si interrompeva, dopo circa 10.000 chilometri, in due punti, entrambi con sbocco verso il Mar Mediterraneo: Atene e Venezia.