Se lo vedesse il Capitano Nemo se ne innamorerebbe immediatamente. Il SeaOrbiter sarà il Nautilus del nuovo millennio. Sarà pronto alla fine del 2014 e prenderà il via nel 2015 questo particolarissimo laboratorio marino galleggiante che permetterà agli esploratori e ai robot sottomarini di studiare le grandi profondità del mare, le faglie terrestri e scoprire vestigia nascoste negli abissi più profondi. Realizzata in alluminio riciclabile, questa casa sottomarina ospiterà dalle 18 alle 22 persone su 12 livelli di cui 6 sott'acqua
Sarà l'unico vascello al mondo in grado di esplorare le profondità oceaniche 24 ore su 24 e permetterà di vivere sotto il mare per un lungo periodo di tempo. Ci saranno sei piani sommersi, i primi due destinati alle camere e alla cabina armatoriale, uno ai sevizi ingienici e altri due livelli avranno aree comuni per la vita degli ospiti, mentre il livello più basso servirà per gli esploratori subacquei
Il progetto dell'architetto oceanografico francese Jacques Rougerie, lo stesso che ha realizzato il museo d?archeologia sottomarina di Alessandria d'Egitto, sarà alimentato con le correnti del mare e con energie rinnovabili (solare ed eolica). Sulla cima saranno installati sistemi di comunicazione con antenne e radar e sistemi di alimentazione energetica come pale eoliche e pannelli solari
Oltre a studiare gli oceani, sarà un laboratorio spaziale per la preparazione degli astronauti, grazie a un accordo firmato con l'Agenzia spaziale europea (ASE). Il progetto ha suscitato l'interesse anche della NASA, attraverso il programma NEEMO (NASA Extreme Environment Mission Operations)
Il SeaOrbiter misura 58 metri di altezza di cui 31 sommersi. La parte emersa comprende sei ponti. I primi tre saranno destinati a ospitare i laboratori scientifici, il quarto e quinto serviranno per lo stoccaggio del materiale e l'ultimo piano sarà un ponte di osservazione a 360°
Il SeaOrbiter viaggerà a biocombustibile. Due piccole eliche serviranno alla navicella per modificare la traiettoria e di fare manovra nel Canale di Suez (GUARDA LA MAPPA) e di Panama come anche di attraccare nei porti di tutto il mondo. La prima meta sarà il Mar Mediterraneo, poi proseguirà verso l'Oceano Atlantico, il Pacifico e infine l'Oceano Indiano