Molti visitatori ne rimangono delusi: Las Vegas nell’immaginario comune è la città della trasgressione e del divertimento, ma in realtà è solo una gigantesca costruzione.
Il Messico è identificato come un paradiso naturale, ma se viene preso di mira dai giovani americani rischia di trasformarsi in una discarica a cielo aperto, proprio come è successo a Cabo San Lucas.
Smog, umidità, traffico e assenza di spazi personali: la metropoli asiatica è la meta da evitare per chi soffre di claustrofobia.
Il celebre monumento americano è un’icona conosciuta in tutta il mondo e rappresenta una pietra miliare dei libri scolastici. Dal vivo però non appare tutt’altro che colossale!
Sono le cascate più famose del mondo e ogni anno migliaia di visitatori accorrono per vedere questo spettacolo situato al confine tra Stati Uniti e Canada. Il vero problema è che oggi sono costellate di hotel, resort, negozi di souvenir e orde di turisti.
La capitale greca ha una storia millenaria, ma a parte questo rischia di apparire sporca, piena di turisti e decisamente chiassosa. Tranne l’acropoli, il resto della città può risultare deludente.
La passeggiata più famosa del mondo è una meta ambita da ogni viaggiatore appassionato di cinema, ma è spesso sporca, piena di bottiglie e fazzoletti che ne rendono difficile la fruizione.
Uno dei monumenti italiani più famosi del mondo rischia di essere ampiamente sopravvalutato perché è sempre pieno di turisti ed è quasi impossibile salire sulla cima della torre della città toscana.
È uno dei siti archeologici più visitati al mondo, ma perde gran parte del suo fascino quando si scopre che può essere visibile solo a 10 metri di distanza.
Il ponte più famoso d’America è in realtà un luogo molto trafficato, rumoroso e tristemente conosciuto come luogo dei suicidi.