A Sambuca di Sicilia, vincitore del titolo di Borgo dei borghi 2016, nel quartiere arabo sono cominciati i lavori per la realizzazione dell'Albergo diffuso. Alcuni immobili del centro storico verranno trasformati in residenze turistiche alberghiere a quattro stelle. Quest'anno nel paese si è registrato un vero e proprio boom turistico, grazie al traino mediatico del premio
L'Albergo diffuso offre agli ospiti l'esperienza di vita di un centro storico contando nello stesso tempo su tutti i servizi tipici di un albergo. Gli ospiti alloggiano in case e camere che distano non oltre 300 metri dal "cuore" della struttura, l'edificio nel quale sono situati la reception e gli ambienti comuni. Questo modello non crea impatto ambientale: per dare vita ad un albergo diffuso non è necessario costruire nulla, ma ci si limita a recuperare l'esistente
Il borgo più bello d’Italia, Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, è una roccaforte sicana a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dai templi del Parco archeologico di Selinunte, seimila abitanti, una stupenda cattedrale, il quartiere saraceno rimasto intatto con le sue vie strette, cieche e tortuose, arricchite da piccoli cortili e dalle 'purrere', le cave sotterranee riportate recentemente alla luce. Si è aggiudicato il titolo di Borgo dei Borghi 2016 indetto dal programma Tv 'Alle falde del Kilimangiaro'
Sambuca vanta una storia antica, che affonda le radici negli anni della dominazione araba: proprio su quella collina, l'emiro saraceno Zabut decise di costruire il suo castello. Della fortezza ormai non c'è più traccia, ma su quelle pietre sono sorti il terrazzo Belvedere, che domina la campagna circostante, e la maestosa Chiesa Madrice, danneggiata dal terremoto del Belice e che adesso si sta tentando di recuperare
Tante le cose da vedere a Sambuca di Sicilia: il museo archeologico di palazzo Panitteri, il teatro ottocentesco, i resti di un antico acquedotto romano
Da visitare anche i dintorni di Sambuca di Sicilia, come la riserva naturale di Monte Genuardo e le sponde del Lago Arancio circondato da pregiati uliveti e rigogliosi vigneti con cantine di primo piano, ma soprattutto l'area archeologica di Monte Adranone