E’ da sempre la capitale commerciale del Sudafrica. Sorta nel 1800 in quanto al centro del traffico delle miniere d’oro che si trovano nei dintorni, Joburg (come viene più comunemente chiamata dai sudafricani) è una delle 3 città più popolose del mondo dopo Pechino e Città del Messico, con 11 milioni di abitanti divisi su 9 distretti. Quello di Johannesburg è il distretto centrale. Spesso considerata una città molto pericolosa, nell’ultimo decennio ha subìto grandi cambiamenti tanto che ora è una delle metropoli più cool del mondo
Nel quartiere più antico di Johannesburg si possono ancora ammirare gli antichi edifici ottocenteschi che spiccano colorati con i loro balconi di ferro battuto tra i grattacieli che ormai hanno invaso l’area. Tra i luoghi più trendy del quartiere c’è il Neighbourgoods Market che viene allestito ogni weekend all’interno di un garage usato solitamente dagli impiegati degli uffici. Si tratta di uno street food market frequentatissimo dai giovani di Joburg che vengono a pranzo, a bere una birra o ad ascoltare qualche performance di musica live. Da provare il tipico ‘biltong’, la carne secca di impala o di springbok. Imperdibile!
E’ uno dei quartieri appena rinati della città. Questa un tempo era una zona industriale dove avevano sede carrozzerie e magazzini. Oggi gli stessi edifici industriali sono stati riqualificati e al loro interno sono nati musei, gallerie d’arte, locali, negozi, showroom, atelier e ristoranti. Sono frequentatissimi sia di giorno sia di sera. L’idea di riconvertire l’intera area è stata di un giovane trentenne locale, Jonathan Liebmnan, che ha ristrutturato oltre 50 edifici, tra cui alcuni palazzi di ex uffici riconvertendoli in bellissimi appartamenti. Da non perdere il Moad, il primo museo del design africano del continente
E’ il luogo più fotografato da chi visita Johannesburg e si trova nel quartiere di Sandton, famoso per essere il distretto finanziario della città. Al centro della piazza campeggia una gigantesca statua di Mandela (o Madiba come lo amano chiamare i sudafricani, che significa ‘Sua Maestà’). Di fatto, girando per la città si è bersagliati di immagini del volto di Mandela, dai graffiti sui muri ai quadri nei negozi alle T-shirt stampate che si trovano sulle bancarelle
Il suo nome significa SOuth WEst TOwnship ed era il quartiere dormitorio in cui, durante gli anni dell’Apartheid, venivano relegati i neri per timore che diffondessero la peste bubbonica al resto della città. Un tempo era un luogo molto pericoloso, ma oggi non è più così e lo si può visitare con tutta tranquillità, anche in bicicletta. E’ il quartiere più famoso di Johannesburg e anche il più grande (ci vivono 4,9 milioni di abitanti). Qui visse Nelson Mandela e si può visitare la sua casa-museo che è meta di pellegrinaggio da parte di centinaia di turisti ogni giorno. Il Mandela Family Museum è un piccolo museo dedicato alla vita di Mandela. Nella stessa via, Vilakazi Street, si trova anche la residenza di Desmond Tutu, Premio Nobel per la Pace che si è battuto contro l’Apartheid insieme a Mandela. E’ l’unica strada al mondo in cui vissero ben 2 Nobel
A dimostrazione del fatto che anche la township di Soweto si sta trasformando in una zona trendy oltre che sicura, molti edifici dismessi stanno avendo una seconda vita. Come le Orlando Towers, le due torri di raffreddamento di una ex centrale elettrica che qualche hanno fa un imprenditore sudafricano ha trasformato in una delle attrazioni più adrenaliniche di Johannesburg. Le due torri sono collegate tra loro da un ponte di corda dal quale si può fare bunjee jumping lanciandosi nel vuoto da 100 metri di altezza. Da lassù il panorama della città è impagabile
L'Apartheid Museum di Johannesburg, inaugurato da Mandela nel 2001, è uno dei più belli di tutta l’Africa. Non è una semplice mostra, ma è un vero e proprio viaggio nel recente passato del Sudafrica, dove sono raccontati l’ascesa e il declino della controversia politica razziale. Una lezione di vita più che un museo
Comunemente nota come Gandhi House, questa casa apparteneva davvero a Gandhi. Non sono in molti, infatti, a sapere che il Mahatma ha vissuto in Sudafrica per ben 21 anni. Il suo soggiorno era dovuto a motivi di lavoro. Gandhi era prima di tutto un noto e stimato avvocato e, in Sudafrica, difendeva i diritti degli indiani venuti a lavorare nelle miniere. Oltre a essere un museo, Satyagraha è anche un albergo. Oltre a poter dormire nella stanza di Gandhi, i turisti possono trovare un’oasi di pace e tranquillità in una città piuttosto caotica. Satyagraha significa 'resistenza passiva' ed è la teoria etica e politica elaborata e praticata da Gandhi che consiste in una lotta non-violenta
Si chiama 44 Stanley ed è considerata la strada dello shopping più famosa di Johannesburg. I negozi di abbigliamento e di design, gli showroom, le gallerie d'arte, ma anche i numerosi bar e ristoranti sono ricavati all’interno di edifici industriali degli Anni ‘30
E’ tra le zone più nuove ed emergenti di Joburg, frequentatissima dai giovani perché è vicina a due importanti università, ma anche dalla comunità gay della città. Lungo le strade si affacciano tantissimi locali, bar e ristorantini, ma di recente sono stati aperti anche alcuni centri commerciali. Tra i più particolari c’è il 27Boxes, realizzato con una serie di container in disuso sovrapposti l’uno sull’altro, all’interno dei quali ospitano negozi, gelaterie e bar
Da giugno 2018 ci sono voli Alitalia diretti da Roma. Non c’è fuso orario tra l’Italia e il Sudafrica, quindi a Johannesburg c’è la nostra stessa ora. Le stagioni sono invertite rispetto all’Italia: quando qui è inverno là è estate. La città non è cara. Johannesburg e il Sudafrica sono stati definiti il miglior posto per rapporto prezzo/qualità