Soprannominato Lanterna di Genova, dal Trecento è il simbolo della città. Venne realizzato per proteggere la popolazione dalle invasioni e per indicare la via alle navi che arrivavano al porto. Secondo la leggenda il suo creatore si sarebbe suicidato per impedire che qualcun altro realizzasse un’opera simile.
Il Faro di San Vito Lo Capo è uno dei più importanti della Sicilia, creato per volere dei Borboni, si trova a 43 metri sul livello del mare, con luci che superano le 20 miglia marine.
Situato a sud dell’Isola del Giglio, questo faro spicca attraverso la macchia mediterranea con le sue strisce bianche e rosse. Non a caso Paolo Sorrentino l’ha scelto come location di una delle scene più emozionanti del film “La grande bellezza”.
Dopo essere stato abbandonato per molto tempo, il faro di Ponza è stato ristrutturato e al suo interno è stato realizzato un hotel di lusso, affacciato sul mare, in cima ad un maestoso faraglione.
Costruito nel 1866, si trova sull’Isola di Capri, nella penisola di Limmo, ed è uno fra i fari più famosi del Mar Tirreno. Meta di tante coppie di innamorati, è il luogo perfetto in cui godersi il tramonto.
Strombolicchio, isolotto di origine vulcanica delle Eolie, ospita questo faro costruito negli anni Venti e realizzato in una zona impervia, a picco sul mare.
Costruito sullo scoglio di Santa Eufemia, oggi questo faro è disabitato. Nonostante ciò continua ad illuminare la città di Vieste, accendendosi ogni giorno al tramonto.
Questo piccolo faro, ricco di fascino, si erge su uno scoglio, proprio sopra la spiaggia di Mangiabarche, chiamata così perché molte imbarcazioni naufragarono in questa zona a causa degli scogli.
Realizzato secoli fa sulla penisola di San Ranieri, il faro deve il suo nome all’eremita che, tempo fa, segnalava la presenza di terraferma alle navi tramite fuochi accesi.
Il Faro del Porto di Ischia risale al 1856, anno in cui venne accesa per la prima volta la sua luce che, ancora oggi, rischiara il mare cristallino delle isole del Golfo e indica la via ai viaggiatori.