Quella Masai è la tribù più conosciuta del Kenya. La tradizione di questo popolo è molto particolare e caratteristica. Qui i guerrieri della tribù effettuano una danza di benvenuto chiamata adamu, danza del salto. Tradizionalmente la cerimonia inizia con un racconto e si conclude con i danzatori che si sfidano a chi salta più in alto
Se vi recate in alcune aree rurali della Mongolia potrete assiste a un rito di benvenuto molto antico. Gli abitati del Paese, quando accolgono un ospite in casa, gli offrono in dono un hada, una striscia di seta o di cotone, generalmente di colore bianco, azzurro o giallo. L'ospite, per ringraziare del dono ricevuto, dovrà poi fare un leggero inchino, si tratta di un segno di reciproco rispetto
La hongi è la cerimonia di benvenuto diffusa in Nuova Zelanda ed è molto particolare. Consiste nel toccare con fronte e naso la fronte e il naso della persona che si ha davanti. Una volta compiuto questo gesto non si è più considerati manuhiri o ospiti, ma tangata whenua, cioè persone del luogo
Il kunik è un saluto affettuoso molto diffuso in Groenlandia. Generalmente è un gesto confidenziale che ci si scambia tra familiari o amici intimi, in pratica si preme il naso sulla pelle dell'altra persona e si fa un lungo respiro. Il saluto all'eschimese, quello in cui ci si sfiora il naso, è molto conosciuto in occidente anche se non è diffuso
L'accoglienza è molto importante in Giappone e l'inchino è il modo tradizionale per dare il benvenuto agli ospiti. Se il benvenuto avviene sul tatami, tradizionale pavimentazione giapponese, prima di fare l'inchino è necessario inginocchiarsi
In alcuni Paesi fare la linguaccia può essere visto come un segno di scortesia. In Tibet, invece, tirar fuori la lingua è il modo tradizionale per dare il benvenuto
I cinesi per dare il benvenuto fanno un inchino a mani giunte davanti al petto, questo modo di salutare è chiamato kowtow ed ha una tradizione millenaria, ma è effettuato solo dagli uomini. Le donne, invece, fanno un movimento con le mani giunte lungo il corpo, il movimento è chiamato wanfu
Namasté è un saluto originario delle zone di India e Nepal. Viene di solito accompagnato dal gesto di congiungere le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l'alto, e tenendole all'altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo
Fonte: Wikimedia Commons
Autore: Saptarshi Biswas
Il saluto di benvenuto thailandese è molto simile a quello cinese. Anche in questo caso la tradizione prevede un inchino a mani giunte mentre si pronuncia la formula sawaddee. La differenza sostanziale con la Cina sta nel fatto che la posizione delle mani può cambiare molto, più alte sono e maggiore è il rispetto. Quasta usanza è chiamata wai