Ampie distese sabbiose, che si allungano sino all'orizzonte incontrando solo l'azzurro del cielo: i deserti sono luoghi incredibili, panorami interminabili di granelli dorati. Ma nel loro cuore possono celarsi gioielli dalla bellezza stupefacente, vere opere d'arte create dalla natura - e qualche volta dall'uomo. Sono oasi che spuntano improvvisamente là dove non c'è altro che sabbia, dando vita ad un contrasto suggestivo. Ecco quali sono i posti più incredibili nascosti tra i deserti.
Immerso nel bel mezzo del deserto australiano, il villaggio di Coober Pedy è decisamente singolare: è un luogo molto remoto, dal momento che dista quasi 700km dalla città più vicina, e a prima vista sembra unicamente una distesa di sabbia. I suoi abitanti vivono principalmente sotto terra, per sfuggire all'intenso calore delle giornate estive e alle rigide temperature notturne, oltre ovviamente alle tempeste di sabbia molto frequenti.
È stata per decenni un'importante città mineraria della Namibia, ma oggi non è altro che un cumulo di rovine invase dalla sabbia: Kolmanskop nacque all'inizio del '900, ma venne definitivamente abbandonata 50 anni più tardi trasformandosi in una città fantasma. Il panorama è a dir poco eccezionale: essendo vicina al mare, la mattina presto si alza una nebbiolina che rende l'atmosfera spettrale.
Siamo nel cuore del deserto della Giudea, a non molta distanza dalla città di Gerusalemme: qui spunta tra le dune l'antica fortezza di Masada, scavata su uno spuntone di roccia a circa 400 metri di altezza. Costruita nel 30 a.C., la struttura è incredibilmente ben conservata ed è oggi Patrimonio dell'UNESCO. Per raggiungerla bisogna percorrere il Sentiero del Serpente, una scalata ripida verso la vetta che offre una vista mozzafiato sul Mar Morto.
Nascoste tra le rocce del Grand Canyon, nel bel mezzo dell'Arizona, le Havasu Falls sono un vero spettacolo della natura. Cascate spumeggianti dalle acque cristalline regalano un incredibile contrasto con il rosso delle pietre che le circondano. Raggiungerle non è facilissimo: oltre ad essere incastonate in un paesaggio particolarmente selvaggio, fanno parte della Riserva Indiana Havasupai, sotto il controllo dell'omonima tribù.
In Egitto, e più precisamente nella regione desertica del Sinai, si trova un suggestivo monastero dedicato a Santa Caterina: edificato nel VI secolo, è un luogo sacro per tutte e tre le principali religioni monoteiste. Il monastero sorge alle pendici del monte Horeb, circondato da dune sabbiose, ed è uno scrigno di preziosissime opere d'arte, tra icone e manoscritti bizantini risalenti ad epoche molto lontane.
Un famosissimo sito archeologico della Giordania racchiude l'incredibile città di Petra, interamente scavata nella roccia e annoverata (meritevolmente) tra le nuove sette meraviglie del mondo. L'insediamento nacque probabilmente tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo a.C., ma venne poi abbandonato con il decadere delle rotte commerciali che avevano giustificato la sua origine. Riscoperta nell'800, Petra è oggi un capolavoro davvero suggestivo.
Incredibile oasi nel deserto, il Wadi Shab è un vero e proprio paradiso terrestre dai colori sgargianti, che spicca tra l'oro della sabbia e il bianco delle rocce. Siamo a poca distanza da Muscat, dove trova luogo una piscina naturale che, scavandosi la sua strada tra l'arenaria, sfocia nel Golfo dell'Oman. Questo angolo di rara bellezza è un'attrazione turistica molto amata, in particolar modo la splendida cascata nascosta in una grotta.
Splendido esempio di architettura berbera, il villaggio di Tataouine è sperduto nel deserto della Tunisia ed è un luogo a dir poco fantastico. Non si tratta però di un posto sconosciuto ai più: anzi, è divenuto particolarmente famoso quando George Lucas decise di girarvi le riprese di Star Wars, ambientandovi il pianeta di Tatooine. In qualità di set cinematografico abbandonato, è spesso visitato da moltissimi turisti.
Nel deserto di Atacama, che si stende lungo le coste occidentali del Cile, sorge una scultura bizzarra: si tratta di una mano gigantesca, conosciuta con il nome di Mano del Desierto. L'artista cileno Mario Irarrazabal scelse proprio questo luogo per dare vita al suo capolavoro, all'inizio degli anni '80. L'imponente struttura in cemento emerge dalla sabbia e, illuminata dai primi raggi di sole dell'alba, è uno spettacolo suggestivo.