Puglia, terra di mare, buon cibo e arte, ma anche mistero. Non tutti sanno che in questa meravigliosa regione vi sono castelli misteriosi infestati da fantasmi e che narrano storie d'amore e di tradimenti. Vi accompagniamo in questo viaggio dark a prova di brividi. Siete pronti?
A ridosso del mare, il Castello di Trani, edificato per volontà di Federico II di Svevia, ha una storia spaventosa. Teatro della morte di Armidia, la leggenda narra che la ragazza si trovasse nelle segrete del castello a seguito della scoperta del marito di una relazione con un cavaliere. Il suo spettro si aggira per il castello.
A Monopoli una leggenda molto diffusa tra i pescatori narra che la notte, nel Castello di Carlo V, si senta un suono di tamburo. A produrlo sarebbe una donna disperata che, ancora oggi, richiama il marito che, partito con la barca, non fece mai più ritorno.
Si narra che tra le mura del Castello di Monte Sant'Angelo, si aggiri lo spettro di Bianca Lancia, giovane nobildonna amante dell'imperatore Federico II. Secondo le dicerie popolari, la contessa si sarebbe buttata dal torrione a causa della straziante lontananza dell'imperatore. Nelle notti invernali, una dama vestita di bianco appare tra le rocce della fortezza e qui, tra il vento freddo, piange e si lamenta.
In Salento, in provincia di Taranto, si erge il Castello di Pulsano infestato dal fantasma di Angelica. La leggenda narra che, dopo una sanguinosa battaglia, la donna fu imprigionata nella fortezza dalle orde africane e decapitata. Numerose sono le persone che affermano di aver visto una figura con i capelli biondi e vestita di bianco, aggirarsi tra le stanze del castello nelle notti di luna piena.
Situato ad Apricena, a Sud-Ovest del promontorio del Gargano, Castelpagano narra una triste storia d'amore. Quella del principe del castello e di una principessa dell'altra valle. Il loro amore fu impedito dalla famiglia di lei che escogitò uno stratagemma per non farli sposare. Secondo la leggenda, il principe avrebbe dovuto costruire un ponte di cuoio realizzato con pelli di animali. Purtroppo il principe innamorato non riuscì in questa ardua impresa e, al tramonto, si ode ancora il suo pianto straziante.