C'è una Valle a due passi dall'Italia dove non c'è l'alimentazione elettrica, è la valle più green dele Alpi. Siamo in Val Bavona nel Canton Ticino, e sembra di essere trasportati fuori dal mondo. In realtà dietro a questo che sembra un paradosso, c'è un trucco: il fabbisogno energetico è sostenuto dai pannelli solari
Le case si stringono una all'altra, nei pressi della chiesetta in sasso. Qui si sente il profumo di un'atmosfera passata, dove i tempi erano dettati dalla cura del bestiame, la Val Bavona era abitata dalla primavera all’autunno. Nonostante le centrali sfruttino molto l'acqua per produrre grandi quantità di elettricità, qui la luce arriva soltanto da energia solare, gas, piccole turbine idrauliche, candele, petrolio e simili
In fondo alla stretta Val Bavona si trova San Carlo, la stazione montana della funivia Robièi ai piedi del Basòdino e punto di partenza per l'escursione al passo Cristallina. Qui ci sono diversi laghi montani: Lago di Robièi, Lago Nero e il Lago Bianco
La Valle Bavona è la valle speculare alla nostra Valle Formazza, ma in territorio ticinese. La valle si apre dopo i villaggi di Bignasco e Cavergno e conta dodici centri abitati chiamati "terre", undici in territorio di Cavergno e uno, San Carlo, in quello di Bignasco
Questo territorio è considerato il più ripido e sassoso dell'intero arco alpino, le pareti verticali sono la traccia delle glaciazioni passate. Nel punto più alto il ghiacciaio Basodino è il più imponente e importante del canton Ticino. Nel corso degli anni il ghiacciaio si è molto ritirato. In questa regione si trovano laghi naturali e artificiali, qui lo sfruttamento idroelettrico ha contribuito allo sviluppo economico e turistico della vallata. Per salire al ghiacciaio San Carlo in Val Bavona è la partenza della funivia e si trova a circa un'ora di viaggio in automobile da Locarno
In cima alla valle c'è una cascata che crea un paesaggio davvero suggestivo, il salto che compie l'acqua quasi 100 metri. Un sentiero didattico sul tema "La transumanza nella Val Bavona" inizia nei villaggi di Cavergno e Bignasco, segue il fondovalle e conduce gli escursionisti in più tappe fino alla Terra di Foroglio, Pontido e, attraverso la Val Calneggia, fino agli alpeggi situati a più di 2000 metri di altitudine