Sono oltre 100, le Oasi WWF d'Italia. E sono un po' ovunque, dal Trentino Alto Adige alla Sardegna. Visitatate da oltre 500mila persone ogni anno, sono spesso oggetto di interessanti iniziative: nel 2019, la Giornata delle Oasi si celebrerà il 19 maggio, con l'apertura straordinaria e gratuita al pubblico di tutti i siti. E, sempre fino al 19 maggio, sarà possibile donare gratuitamente il proprio contributo (al 45590) per aiutare il WWF a salvare gli orsi e le specie italiane più a rischio. Ma, iniziative speciali a parte, quali sono le più belle Oasi WWF d'Italia? Noi ne abbiamo selezionate dieci.
Il Lido di Venezia ospita un'oasi di biodiversità grande 160 ettari, sulla cui spiaggia ancora nidifica il fratino: le Dune degli Alberoni. Qui si possono ammirare le "dune bianche" colonizzate dalle Ammophila littoralis (pianta della famiglia delle graminacee) e le "dune grigie", casa di aride praterie e di tappeti di muschi. Composto da una pineta e da un sistema dunoso, il nucleo delle Dune degli Alberoni non esisteva fino all'Ottocento, dal momento che la zona era bagnata dal mare. Oggi, è un luogo famoso per ospitare alcune tra le dune meglio conservate dell'Adriatico.
Nel comune di Loazzolo (in provincia di Astio), il Forteto della Luja è la più piccola area DOC d'Italia. Qui, l'Oasi WWF protegge un ambiente etorogeno fatto di vecchie cascine, di vigneti e di boschi che hanno mantenuto condizioni ambientali estremamente diversificate, in cui tessere naturali e attività umane si distribuiscono equamente. All'interno dell'area, l'Azienda Agricola Forteto della Luja è riuscita ad essere nominata Oasi WWF affiliata per via dell'impegno della Famiglia Scaglione, che ha costruito la prima cantina a energia solare fotovoltaica e che produce ogni anno vini straordinari.
Nel comune milanese di Vanzago, in località Tre Campane, il Bosco WFF è una riserva naturale che - per circa 200 ettari - presenta il tipico bosco della Pianura Padana. Ma, soprattutto, è il luogo in cui si trova il Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS), un vero e proprio ospedale con un "pronto Ssoccorso" che accoglie animali in difficoltà o feriti i quali - curati dai veterinari del WWF - una volta ristabiliti vengono liberati nel loro ambiente naturale.
Laguna costiera della Toscana, la più importante di tutto il Tirreno, la Laguna di Orbetello si trova nella Maremma grossetana e si estende per 27 chilometri quadrati. Profonda massimo due metri, è separata dal mare da due striscie di terra e, a ovest, dal promontorio dell'Argentario; una terza lingua si protende nel cuore della laguna, ed è lì che sorge Orbetello. Ad alto rischio a causa dello scarso apporto di acqua dal mare e dell'immissione di scarichi ricchi di nitrati e di sali di potassio provenienti dalle colture agricole, è protetta oggi dall'Oasi WWF, impegnata a difendere il suo essere una zona umida d'importanza internazionale.
Area naturale protetta dell'Abruzzo, la Riserva Naturale guidata Gole del Sagittario è inclusa nel comune di Anversa degli Abruzzi, laddove si trova la valle percorsa dal fiume Sagittario, che si estende da Villalago a Cocullo (in provincia dell'Aquila). Comincia dalla diga di San Domenico nei pressi di Villalago (tra le Bandiere Blu new entry del 2019), la riserva, e ospita l'eremo di San Domenico e l'orto botanico insieme a numerosi rifugi per lupi, falchi, moscardini, gufi e orsi marsicani. Oltre ad essere, ovviamente, un luogo naturale d'incredibile bellezza.
A pochi passi dal cuore di Napoli, il Cratere degli Astroni è una riserva naturale che - come dice il nome - protegge il cratere (uno tra i più grandi dei circa trenta che sorgono nell'area dei Campi Flegrei) di un vulcano ormai spento. Il suo fondo presenta rilievi come il Colle dell'Imperatore e il Colle della Rotondella, che si sono formati in seguito all'attività eruttiva, e - nel suo punto più profondo - i tre laghetti Lago Grande, Cofaniello Piccolo e Cofaniello Grande. Attraversata da sentieri naturali e osservatori per l'avifauna, ospita un totale di 15 chilometri di percorsi diversificati.
In provincia di Matera, la Riserva Naturale orientata Bosco Pantano di Policoro alterna al Pantano di Policoro coi suoi canneti e le sue paludi il Bosco planiziale di Policoro, che conserva una piccola parte di una delle foreste più importanti dell'Italia del sud. O, almeno, è ciò che di quella foresta rimane. Fotografia di un paradiso ormai perduto, racchiude infatti uno degli ultimi boschi allagati costieri del nostro Paese. Ed è in serio pericolo: dei 1.600 ettari esistenti fino al 1931, ne restano oggi appena 680.
Ultimo tratto superstite delle vaste paludi costiere che un tempo caratterizzavano il litorale da Brindisi ad Otranto, Le Cesine è uno splendido insieme di dune, paludi, canali di bonifica, bosco misto e macchia mediterranea. Ambiente umido tra i meglio conservati e i più importanti dell'Italia meridionale, si trova lungo una delle principali rotte migratorie e ospita numerosissimi uccelli acquatici.
La Riserva Naturale integrale Saline di Trapani e Paceco, in Sicilia, è un'importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. Qui è possibile vivere un incredibile viaggio tra le vasche, i canali e i mulini a vento, godendosi un tramonto che è tra i più belli del Mediterraneo. Camminando lungo i canali delle saline di Trapani, gli unici suoni percepibili sono quelli delle onde del mare e dei gabbiani. E le montagne di sale riempiono gli occhi.
Un mare turchese e smeraldo bagna sinuose dune di sabbia, dando vita ad un paradiso simile ad un'oasi desertica: è Scivu, uno dei tratti più incantevoli della Costa Verde, nel territorio di Arbus (Medio Campidano). Qui la natura si è divertita a creare un ambiente irripetibile, ricco di biodiversità. Un luogo da visitare, una volta nella vita.