AlberobelloAlberobello è conosciuta universalmente per i suoi trulli, costruzioni architettoniche uniche al mondo e straordinario esempio di come le strutture, apparentemente più semplici, si rivelano anche le più ingegnose. Le sue caratteristiche peculiari, unitamente al fatto che i trulli sono tuttora abitati, rendono unico il sito, che rappresenta le vestigia eccezionali di tecniche costruttive antiche, in un paese riconosciuto come una delle più importanti regioni del mondo in relazione all’architettura di pregio e all’urbanistica. Ma la cultura di un luogo non si manifesta solo negli aspetti materiali bensì anche negli aspetti immateriali, che si trasmettono di generazione in generazione attraverso la lingua, la musica, il teatro, i comportamenti, la gestualità, le pratiche i costumi e molte altre forme sociali e culturali. Alberobello risulta per questo essere iscritta anche nella lista del Patrimonio dell'Umanità per gli aspetti immateriali della sua cultura locale. Alberobello è quindi testimonianza dell’eccezionalità di un passato sopravvissuto intatto, con le sue tradizioni culturali e architettoniche, nel mondo moderno
Marine di Melendugno. Ad appena 20 chilometri da Lecce e venti da Otranto, affacciato sul mare, si trova Melendugno. Morbide e bianche spiagge caratterizzano il suo territorio con le sue cinque marine Bandiera Blu e Cinque Vele di Legambiente: Torre Specchia Ruggeri, San Foca, Roca Vecchia, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea. Tutte dominate da una torre di guardia, voluta dall’imperatore Carlo V su tutte le coste pugliesi per difendere il territorio dall’attacco dei turchi, le spiagge sono punteggiate da alte dune, ricoperte di gigli selvatici e protette dalle pinete. La spiaggia più bella è Torre dell’Orso, sempre placida e con acque trasparenti: una baia di poco più di un chilometro le cui alte dune sono ricoperte da una pineta. Qui vicino c’è la Grotta della Poesia Grande, che il National Geographic ha decretato essere tra le prime dieci piscine naturali più belle al mondo. Un colpo d’occhio, poi, sono i faraglioni di Sant’Andrea, che con le loro mille forme dominano il mare limpido e cristallino: la Sfinge, nel piccolo villaggio dei pescatori; l’Italia, con la tipica forma di Stivale e Lu Pepe, un arco, sotto cui è bello passare a nuoto
Nardò. Dopo il successo del film “Sei mai stato sulla luna” con Raul Bova, Nardò si conferma la città più cinematografica del Salento. Il suo centro storico barocco, le ville gentilizie e la natura selvaggia fanno da set naturale ai tantissimi film che puntualmente si girano qui. Vaste distese di ulivi secolari fanno della città salentina la città dell’olio per eccellenza e del vino negroamaro. Il centro dalle chiese barocche, i palazzi gentilizi e le case contadine a corte, tipiche del Salento, sta vivendo un momento di forte rinascita. Poco più a Nord di Nardò si trova Santa Caterina, con la sua Portoselvaggio e l’area marina protetta, la Palude del Capitano che si estende fino a Porto Cesareo
Castro. E' chiamata la Perla del Salento. Si affaccia su un mare limpido e cristallino e i servizi sono così avanzati e rispettosi dell’ambiente da aver ottenuto per ben cinque anni consecutivi la Bandiera Blu, un importante riconoscimento assegnato ogni anno dal Fondo europeo per lo sviluppo e per l’ambiente. Se Castro Marina si caratterizza per il suo mare limpido e cristallino, Castro Alta è un borgo medievale dall’incomparabile be,llezza arroccato su un’altura-balconata da cui si domina il mare. E’ sull’acropoli che la scorsa estate è avvenuto un importante ritrovamento: la Statua della Dea Athena Iliaca risalente al IV secolo a.C.. Il ritrovamento della statua ha fatto aumentare il numero di turisti a Castro. Sono aumentate sia le visite della Grotta Zinzulusa, che rappresenta il fiore all’occhiello della marina, sia le visite nel centro storico
Grotte di Castellana. A pochi chilometri da Alberobello, si trovano le Grotte di Castellana, situate alle porte della Valle d’Itria. Si aprono nelle Murge Sud-orientali a circa 1,5 km dal Comune di Castellana Grotte. Le grotte custodiscono da più di 90 milioni di anni un luogo incantato dove la natura ha generato scenari di inimmaginabile bellezza. Opere uniche, modellate dalla forza dell’acqua e celate nel buio grembo della Terra. Stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme più insolite e dalle suggestive sfumature di colore, si alternano nel sottosuolo. Da 77 anni, oltre 15 milioni di visitatori hanno potuto ammirare i 3 km di percorso sotterraneo che terminano con la meravigliosa Grotta Bianca, un’ampia caverna unica al mondo per il suo totale candore
Oria. Nel cuore della Puglia, Oria sorge su tre colli ed è dominata dal castello federiciano, racchiuso in un borgo medievale dalla incomparabile bellezza. Unico è il quartiere ebraico da cui si accede attraverso la Porta degli Ebrei con le sue viuzze. Ogni anno il 15 maggio Oria ricorda l’arrivo di Federico II di Svevia. L’imperatore attese a Oria la sua sposa che arrivava dall’Oriente, Jolanda di Brienne, che avrebbe poi sposato nel Duomo di Brindisi. Nell’attesa, Federico II, che amava cacciare nella grande foresta oritana, bandì il torneo dei rioni con giochi e combattimenti: un evento che quasi 800 figuranti ricordano ancora oggi con lo spettacolare Torneo dei Rioni. Per festeggiare il 50enario della manifestazione l’appuntamento è tra il 14 e il 15 maggio, quando Oria si trasformerà in una città medievale con cavalieri, dame e duelli nella Notte Bianca. Il Torneo sarà celebrato come ogni anno il primo weekend di agosto