Scoperto nel 1817 dall'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni. Fu tagliato e spostato più in alto per salvarlo dall'innalzamento del lago Nasser. Nelle giornate del 22 febbraio e del 22 ottobre i primi raggi del sole, riflessi dal Nilo, entrano nel tempio fino alla camera più interna e illuminano nell'ordine le statue di Ra-Harakhte, Ramesse e Amon, senza illuminare mai Ptah (dio dell'arte e dell'artigianato). Prima dello spostamento, il fenomeno si verificava il 21 febbraio, giorno della nascita di Ramesse, ed il 21 ottobre, giorno della sua incoronazione
L'unico tempio egizio dedicato ad una regina, Nefertari. La facciata è ornata da sei statue alte 10 metri, che raffigurano quattro volte Ramesse II e due Nefertari. Ai lati delle statue del faraone ci sono i figli in dimensioni minori, mentre ai lati di Nefertari sono raffigurate le figlie
Le navi da crociera che solcano il Nilo sono oltre 300. Una curiosità? Quando attraccano nei porti sono affiancate a gruppi di 4 o 5. Se la vostra è l'ultima per salire e scendere dovrete passare attraverso le altre
Il Nilo e la costa visti dalla barca. E' forte il contrasto tra il verde della vegetazione che cresce sulle rive e il secco deserto poco distante
Tempio diviso in due parti simmetriche poiché dedicato a due divinità: Horus, il dio dalla testa di falco, e Sobek, il dio con la testa di coccodrillo. Gran parte del tempio è stato distrutto dal Nilo, dai terremoti e da successivi costruttori che utilizzarono l'edificio come cava edile. Alcune delle trecento mummie di coccodrilli, animali sacri a Sobek, sono esibite dentro il tempio
La maestosa entrata del tempio dedicato al dio principale della città, Horo, e costruito fra il 237 ed il 57 a.C. Si tratta del più grande tempio faraonico, dopo quello di Karnak, e sicuramente uno tra i meglio conservati, grazie allo spesso strato di sabbia sotto cui fu sepolto per secoli
Due grandi statue di Amenhotep III che raggiungono l'altezza di 15 metri (senza contare la base d'appoggio) e che si trovavano a guardia del tempio funerario andato completamente distrutto. Il nome fu coniato dagli storici greci, che le associarono all'eroe mitologico Memnone. Una di esse all'alba emetteva strani suoni, causati dal riscaldamento della roccia, che dagli antichi erano interpretati come il saluto dell'eroe alla madre Eos, dea dell'aurora. Dopo un restauro, effettuato in epoca romana i suoni cessarono di essere udibili
Non può mancare durante una crociera sul Nilo, ad Assuan o a Luxor. Da non dimenticare, anche in questa occasione, la mancia al "capitano" e al ragazzo che allieterà la navigazione con canti tipici egiziani. Sulla barca si può trovare anche un mini-mercato dove acquistare bracciali, ciondoli e orecchini
Un'esperienza molto particolare: le navi sono ferme in coda e attendono di passare attraverso la chiusa, nel frattempo vengono circondate e assediate da una miriade di barche a remi, con tre-quattro persone a bordo che lanciano sul ponte delle buste trasparenti contenenti abiti tipici egiziani e teli da mare da vendere ai turisti
La sua costruzione cominciò durante il regno di Amenhotep III nel XIV secolo a.C., Haremhab e Tutankhamun aggiunsero colonne e statue, ma l'espansione maggiore si ebbe con Ramesse II circa 100 anni dopo l'inizio dei lavori.
Interventi di restauro furono intrapresi da Alessandro Magno e dall'imperatore Tiberio. Durante il periodo della dominazione araba il complesso fu abbandonato, fino a quando nel XIII secolo vi venne edificata la Moschea di Abu el Haggag, sovrastante il cortile delle colonne
Una parte della Moschea di Abu el Haggag sovrastante il cortile delle colonne del tempio di Luxor ed edificata durante il periodo della dominazione araba nel XII secolo sopra le rovine del tempio
Un modo diverso per vedere le meraviglie dell'Egitto: dall'alto di una colorata mongolfiera
E' un vasto complesso di templi, obelischi, laghi sacri, cappelle e viali. Venne costruito, modificato ed esteso secondo la fantasia dei faraoni che si successero per un periodo di 2.000 anni, dal Medio Regno ai tempi romani
Nel recinto del tempio di Karnak c'è un enorme scarabeo di pietra portafortuna vicino al lago che serviva per ospitare la barca sacra durante la festa o per la purificazione dei sacerdoti
Davanti all'ingresso ovest del tempio di Karnak c'è un viale fiancheggiato da sfingi, con testa di ariete e corpo di leone, che collegava il tempio con la riva del Nilo. L'ariete è l'animale sacro al dio Amon; le sfingi hanno tra le zampe una statuetta del faraone e rappresentano Amon, buono come l'ariete e forte come un leone, nell'atto di proteggere il faraone.
Davanti all'ingresso sud comincia, invece, il viale delle sfingi lungo 3 km che collegava questo tempio a quello di Luxor, probabilmente la maggior parte del viale si trova sotto l'attuale villaggio di Karnak
Più di 60 tombe dei più grandi faraoni. Da sconsigliare la visita alla tomba del grande Tutankhamon perché la maggior parte dei tesori in essa contenuti sono stati spostati al Museo del Cairo
L'imponente tempio funerario eretto a Deir el-Bahari, costituito da una serie di terrazze colonnate ornate da un giardino e ricavate sul fianco della scarpata rocciosa che delimita la valle del Nilo. Dopo la sua morte, molti dei monumenti a lei dedicati furono distrutti o vandalizzati. Sostituire, sui monumenti, il nome del vecchio sovrano con quello del nuovo era una pratica comune nell'antico Egitto, ma in alcuni casi questo atto aveva lo scopo di damnatio memoriae; portando alla scomparsa della persona dalla storia e quindi cancellandone l'esistenza
E' d'obbligo durante la crociera una visita ad una fabbrica di alabastro che produce oggetti artigianali utilizzando la pietra molto diffusa in Egitto. Naturalmente, se si vuole comprare qualcosa, bisogna iniziare una lunga contrattazione!