Alla scoperta del Parco del Mincio, lungo la pista ciclabile che collega Peschiera del Garda a Mantova. Un itinerario consigliato dal Touring Club Italiano nella guida L'Italia in bicicletta (Guide sport, 18 euro) dal fascino unico nella Pianura Padana troppo spesso dimenticata, costeggiando il fiume Mincio, attraversando campi di granturco, riserve naturali abitate da aironi, aquilotti e oche selvagge, borghi medievali e bellissimi giardini.
Il viaggio parte da Peschiera del Garda, da dove il Mincio si separa dal Lago di Garda. Attraversando il centro della cittadina, usciti da Porta Brescia, la strada incomincia a salire e si incontra un cartello che indica l’inizio della pista ciclabile.
Si pedala tra colline moreniche e, dopo circa 4 chilometri, si incontra un imponente ponte visconteo che risale al XIV secolo e che indica l’arrivo a Borghetto. Si può percorrere un tratto sterrato oppure una pista asfaltata del percorso salute. La pista ciclabile sbuca sulla strada comunale. Se si prende verso destra si entra nel centro di Borghetto, cittadina di vicoli che si intersecano e antichi mulini.
Se si svolta a sinistra, si raggiunge Veleggio sul Mincio. E’ consigliata la visita del Parco Sigurtà, dei suoi giardini curati da visitare anche a piedi o sul trenino che fa il giro della bellissima tenuta.
L'itinerario segue le alzaie dei corsi d'acqua, tra chiuse e canali di irrigazione, e i centri abitati sono visibili con brevi deviazioni.
Una volta ripresa la ciclabile, si giunge a Bozzolo. Dopo circa 8 km. il fiume effettua una deviazione mentre il percorso in bicicletta continua lungo le acque del Canal Bianco.
Nei pressi di Marengo, si attraversa la Strada Statale 236 Peschiera-Mantova e si riprende la pista, coloarata e profumata in autunno e primavera dai fiori che crescono a bordo strada.
Arrivati all’altezza di Soave (celebre per il suo vino), si prosegue sulla sponda opposta attraversando un ponte e si pedala sull’asfalto. Un cartello indica a questo punto una deviazione: verso sinistra si raggiunge Bosco Fontana, ricco di querce e aceri, da visitare a piedi, proseguendo dritti si raggiunge la Statale 236.
La pista ciclabile si nasconde tra gli alberi e si snoda lungo i canali di irrigazione della campagna mantovana. All’interruzione della ciclabile, per entrare a Mantova si svolta a destra sulla statale 236 e poi si prende la SS 62.
Il Parco del Mincio è un parco fluviale che comprende la provincia mantovana. Il Mincio nasce dal Lago di Garda e confluisce nel Po dopo aver attraversato circa 70 chilometri di un territorio che conserva i segni del modellamento esercitato dal ghiaccio, dall’acqua (il fiume e i suoi piccoli affluenti) e dall’intervento dell’uomo. Nei diversi tratti del fiume questi agenti hanno dato origine a diversi paesaggi: collinare, dove si alternano rilievi morenici, superfici pianeggianti e aree umide, fluviale, della valle del Mincio dominato dai terrazzi ghiaioso-sabbiosi fino alle porte di Mantova e, limoso-argillosi da Mantova al Po e delle aree umide poste nel fondovalle alluvionale che attornia la città.
Le piste ciclabili del mantovano sono in continuo sviluppo. Costeggiando i canali e i campi di grano si raggiungono paesini collegati tra loro da percorsi organizzati in maniera eccellente: sponde protette da corrimano in legno naturale, ghiaia o asfalto lungo la pista, illuminazione notturna ininterrotta e panchine lungo tutto il percorso per fare una sosta di tanto in tanto.
La pista ciclabile che corre lungo il Mincio e i suoi canali è bene indicata da segnali inconfondibili e sopratutto è ben protetta da barriere metalliche nelle zone costeggiate da carreggiate percorribili anche da automobili, in modo tale da garantire al ciclista di pedalare in tutta sicurezza.
Entrando in via Bono si raggiunge il Lago Superiore lungo la ferrovia. Da un sottopassaggio si prosegue costeggiando il lago fino al Santuario di Santa Maria delle Grazie oppure passando sotto la ferrovia entrando nel centro storico di Mantova. Finalmente si giunge nella città dei Gonzaga, la tappa finale della lunga pedalata.