Il Tor des Gèants è una straordinaria sfida nel cuore dei quattro Giganti delle Alpi (Cervino. Monte Bianco, Monte Rosa e Gran Paradiso): 330 km e 24.000 metri di dislivello lungo le Alte Vie della Valle d’Aosta. Non è come andare a fare una passeggiata, è una sfida al limite delle possibilità umane che attrae persone dai quattro angoli della Terra. Nella foto, il Rifugio Deffeyes, ai piedi del ghiacciaio del Rutor, nelle vicinanze di La Thuile
La corsa si snoda ai piedi dei quattro massicci da quattromila metri della regione: Monte Bianco, Monte Rosa, Gran Paradiso e Cervino. Si corre di giorno, si corre di notte, si sale e si scende, si corre col sole o con la pioggia, sempre coi muscoli e i tendini sottoposti alle massime sollecitazioni. Nella foto, Col Fenètre a Cogne
La vera sfida è però il sonno, contro il quale non esiste allenamento che permetta di poter resistere. Solo micro riposi di almeno mezz’ora possono permettere di non cadere in preda alle allucinazioni. Nella foto, lo splendido paesaggio del Monte Rosa
Metà dei concorrenti riusciranno ad arrivare alla fine della corsa, gli altri si ritireranno, una buona fetta con tendiniti, mal di montagna, traumi, ipotermia, bronchiti, disidratazione e tanti altri problemi legati a una competizione al limite delle possibilità umane. Nella foto, l'inconfondibile Cervino
E' una manifestazione che colpisce l’immaginario e la voglia di mettersi in gioco, considerando che nell’arco di sei edizioni il “sogno” di partecipare ha coinvolto sempre più persone e imposto all’organizzazione sforzi sempre più grandi per poter garantire adeguata sicurezza, assistenza e controllo lungo tutto il percorso. Nella foto, il panorama del Monte Bianco
Il Tor des Gèants è giunto alla sesta edizione. La gara dura 150 ore (consentite dal regolamento) e si percorrono 330 chilometriì. L’anno scorso il primo classificato è giunto al traguardo il sole 70 ore, mantenendo ininterrottamente la velocità di circa 5 Km/h, senza dormire, mangiare, andare al gabinetto, salendo e scendendo 24.000 metri, non rallentando mai. Nella foto, il Gran Paradiso