I persiani le usavano come ghiacciaie. Ora sono tra le attrazioni turistiche più visitate dell’Iran. Le Yakhchal, che tradotto significa fossa del ghiaccio, hanno la forma conica, con una cupola alta fino a 18 metri che spunta dal terreno, ma che si sviluppano nel sottosuolo. Benché siano state costruite nel IV secolo a.C., sono ancora in piedi
Gli ingegneri persiani padroneggiavano già allora la tecnica di conservazione del ghiaccio nella torrida estate delle zone desertiche. Il ghiaccio proveniva dalle vicine montagne dalle quali era trasportato in blocchi durante l’inverno e immagazzinato in questi frigoriferi raffreddati passivamente
L’ampio vano sotterraneo può misurare fino a 5.000 metri cubi, è dotato di pareti spesse più di 2 metri costruite con uno speciale cemento detto sārūj ovvero un impasto di sabbia, argilla, albume d'uovo, lime, peli di montone e cenere. Questo composto ha un’alta resistenza termica ed è totalmente impermeabile
Le yakhchal sono disseminate un po’ ovunque nelle zone desertiche dell’Iran. Le più famose sono quelle di Kermān, una regione a Sud Ovest del deserto di Dasht-i Lūt, e quelle della Regione di Yazd, nel centro dell’Iran
Le yakhchal erano i frigoriferi di duemila anni fa. La cosa impressionante è che già allora erano un sistema di refrigerazione sostenibile e pulito. Se ne trovano esempi anche in Afghanistan e in Tagikistan