Una sorta di Antoni Gaudí del XXI secolo. È la storia di Justo Gallego Martínez. un ultra 90enne spagnolo, un ex monaco che dovette abbandonare il monastero di Santa Maria de Huerta a causa della tubercolosi e che sta costruendo una cattedrale da solo, con le proprie mani. Ci sta lavorando dal 1963 e ancora non molla. Non ha nessuna nozione né di architettura né di ingegneria. Ma allora, come fa?
Ha iniziato il progetto negli Anni ’60, su un terreno ereditato dalla propria famiglia, senza avere alcun permesso dalle autorità né dalla Chiesa Cattolica. Lui stesso afferma di non avere alcuna competenza in fatto di architettura, di progettazione, di muratura, ma quando ha sentito la ‘chiamata’, non ha potuto tirarsi indietro e ha studiato tutto quello che c’era da sapere dai libri antichi su chiese e castelli. Non esiste un disegno di come sarà. È tutto nella sua testa
La cattedrale dedicata alla Virgen del Pilar sorge a Mejorada del Campo, una ventina di chilometri da Madrid
I materiali con cui ha costruito l’enorme edificio, la cui cupola raggiunge un’altezza di 40 metri, sono quasi tutti riciclati o scarti delle imprese edilizie e di una vicina fabbrica di mattoni. Le colonne sono state realizzate con vecchie taniche di benzina e ruote di biciclette
Ogni anno più di 2000 persone visitano la sua Cattedrale e molti studenti, soprattutto stranieri, giungono da ogni parte del mondo per dargli una mano. Per il resto, fa tutto da solo
Justo sa benissimo che non riuscirà a vedere compiuta l’opera alla quale ha dedicato la sua vita, un po’ come accadde per Antoni Gaudí con la sua Sagrada Familia. Tuttavia, tutti i giorni esce di casa e va a lavorare alla sua opera-Il regista James Rogan gli ha dedicato un documentario, El loco ne la catedral