Un milione di persone hanno visitato il padiglione britannico dall'inizio di Expo 2015. Il padiglione ha un gigantesco giardino (non all'inglese...) e si ha la possibilità di immedesimarsi nel volo di un’ape attraverso diversi paesaggi. E' decisamente tra i più originali. Da fine agosto sono entrati in vigore i nuovi orari di ingresso: apre alle 9 (dagli accessi di Merlata e di Roserio) e il pass serale vale dalle 18
Tra i più belli esteticamente, il padiglione malese, a forma di quattro semi, al suo interno ha ricreato una foresta tropicale. Il percorso di visita è obbligato e passa di seme in seme. Ha raggiunto il milione di visitatori
Anche il padiglione spagnolo, una grande serra a doppia navata, ha toccato quota 1 milione di visitatori dall'1 maggio al 31 agosto
Anche la Repubblica di Corea ha raggiunto la soglia di un milione di visitatori, attirati dalle giare che servono per conservare i cibi marinati
Il padiglione della Federazione Russa conta un milione di visitatori. E' tra i più frequentati dai giovani per l'happy hour che si può prendere sulla spendida terrazza sospesa nel vuoto e per le degustazioni di vodka nel bar interno che sembra un laboratorio di chimica
Il padiglione del Brasile, tra i più amati dai bambini per via della rete su cui saltare, conta 1 milione di visitatori finora
Il padiglione della Repubblica Popolare Cinese, con il suo spettacolare giardino fiorito, ha festeggiato 1 milione di visitatori a fine agosto
Anche il padiglione del Quatar conta 2 milioni di visitatori. Merito anche di una cena per due nel ristorante di un prestigioso hotel di Milano offerta ad alcuni fortunati vincitori
Il padiglione dell'Oman ha raggiunto i 2 milioni di visitatori da maggio a settembre. Il Padiglione Oman s’ispira al tema “L’eredità nei raccolti: sfruttare il mare, il sole e la sabbia” ed è diviso in tre zone
Il padiglione USA ha raggiunto i 3 milioni di visitatori nei primi quatro mesi di Expo 2015, risultando essere così il padiglione più visitato. Il motivo è da ricercarsi nelle sue dimensioni: è raro, infatti, che si formino code. La visita non comporta un percorso preciso come per altri padiglioni