Tappa da non mancare è Casa Rossini. L’edificio dove il Cigno di Pesaro nasce il 29 febbraio 1792 è 'fresco' del nuovo assetto, un allestimento agile e smart grazie a tecnologie decisamente innovative: come gli occhiali Artglass© in cui il compositore si materializza a fianco del pubblico per accompagnarlo in un viaggio emozionante tra vita e opere rossiniane. Oppure si può ‘solo’ entrare al bookshop per un gadget esclusivo, respirare la presenza di Rossini nell'aria o ascoltare sua la musica potente. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
A pochi passi da Palazzo Mosca e Casa Rossini, in quella che si può definire a buon diritto ‘l’isola cittadina dei musei’, un ‘piccolo’ gioiello di archeologia assolutamente da visitare nell’anno (il 2016) in cui ricorrono 2200 anni dalla fondazione romana di Pesaro. Qui sono visibili i resti di una lussuosa dimora signorile di prima età imperiale, decorata con raffinati mosaici. I reperti emersi durante gli scavi sono pronti per essere ammirati nelle vetrine: tra ceramiche, lucerne e oggetti quotidiani, spicca per importanza la testa di un piccolo eros dormiente in terracotta. Apparati multimediali fanno rivivere la storia e offrono un'esperienza emozionante per il pubblico di ogni età. Accesso e fruizione sono garantiti anche agli ipovedenti attraverso pannelli braille e modelli tattili. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
Nato tra il 1821 e il 1823 come spazio pubblico per la vendita del pesce, l’edificio mantiene l’intera struttura originaria tra cui il soffitto a trabeazioni in legno e la fontana in pietra a conchiglia. Il prospetto su corso XI settembre è addossato alla seicentesca chiesa del Suffragio. Durante l’anno, entrambe le sedi accolgono eventi e performance. Per l’estate 2016, fiore all’occhiello del programma espositivo, la mostra dedicata a Kounellis: apre i battenti il 16 luglio. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
Un’area archeologica unica e speciale perché immersa nel verde del Parco San Bartolo. 25 anni di ricerche hanno permesso di scoprire una storia di molti secoli, fatta di una ricca villa, di una basilica - San Cristoforo ad Aquilam - e di una pieve. Risalente alla fine del III secolo d.C., la villa era la residenza di campagna di un possidente terriero o di un funzionario statale; tuttora visibili molti dei mosaici databili tra IV e VI secolo. Nel VI secolo alcuni settori della struttura vengono abbandonati mentre quello di rappresentanza viene trasformato in chiesa cristiana; intorno nasce un’area cimiteriale. Nei secoli successivi (VII-X), la chiesa viene più volte modificata, fino ad essere abbandonata e sostituita da una ‘chiesola’ alla fine del Medioevo (XII secolo). Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
Tra pittura, ceramica e arti decorative, le collezioni permanenti di Palazzo Mosca sono ricchissime. Da non perdere le celebri maioliche ‘alla rosa di Pesaro’, le sontuose nature morte e, soprattutto, il capolavoro assoluto del rinascimento italiano - l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini - un’opera da ammirare almeno una volta nella vita. Un museo wifi-free dove passare del tempo circondati dalla bellezza e a ‘misura di famiglia’: pagano solo i genitori perché fino a 19 anni l’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
Le ville testimoniano l’abitudine tutta rinascimentale di ritirarsi in campagna per nobile diletto. Particolarmente affascinanti quelle sul colle San Bartolo, da visitare all’interno di un percorso tra natura e cultura - attivo da giugno a settembre - che solo Pesaro sa offrire: Villa Caprile, splendida con i suoi giardini e i giochi d’acqua storici ma ancora funzionanti, e l’Imperiale, imponente e suggestiva. Villa Caprile: La struttura risale al 1640 quando il marchese Giovanni Mosca commissiona una residenza estiva per lo svago e il riposo sulle colline fuori città. La forma attuale si deve ai lavori commissionati da Carlo Mosca nel 1763. La villa si articola su più livelli terrazzati di cui tre occupati da giardini con grotte e i giochi d'acqua storici ancora funzionanti - da non perdere -, costruiti nella prima fase di realizzazione dell’edificio per sorprendere il visitatore con getti improvvisi. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it
Le ville del San Bartolo Le ville testimoniano l’abitudine tutta rinascimentale di ritirarsi in campagna per nobile diletto. Particolarmente affascinanti quelle sul colle San Bartolo, da visitare all’interno di un percorso tra natura e cultura - attivo da giugno a settembre - che solo Pesaro sa offrire: Villa Caprile, splendida con i suoi giardini e i giochi d’acqua storici ma ancora funzionanti, e l’Imperiale, imponente e suggestiva. Villa Imperiale: Esempio tra i più interessanti di architettura manierista in Italia, viene costruita nel corso di due secoli. La prima pietra è posta nel 1468 dall’imperatore Federico III d’Asburgo, ospite di Alessandro Sforza a Pesaro; con Francesco Maria I Della Rovere il complesso si trasforma in una imponente villa di delizia. L’ala roveresca include i tre giardini adagiati sul colle, caratterizzati da una gran varietà di essenze pregiate tipiche della cultura classica e rinascimentale. Ricca anche la decorazione interna cui collaborano, tra gli altri, Dosso e Battista Dossi, Raffaellino del Colle, il Bronzino, Francesco Menzocchi. Per maggiori informazioni: turismopesaro.it