IL MUSEO DELLA GEOTERMIA DI LARDERELLO - A Larderello è presente l'area geotermica più estesa dell'intera Europa continentale, ancora oggi chiamata la 'Valle del Diavolo'. Il viaggio attraverso questi territori ci porterà a conoscere i segreti del calore che si sprigiona e sale dalle viscere della terra e dal quale l'uomo ricava oggi energia elettrica, ma che un tempo ha evocato spiriti e divinità, fatto sorgere stabilimenti termali, nascere e sviluppare industrie chimiche. Dal 1904, il vapore geotermico è usato per produrre energia elettrica. Nel 1913 fu istallata la prima centrale geotermica al mondo. Oggi le centrali costituiscono l'elemento pulsante del sistema e insieme a quelle dell'Amiata producono circa il 27% del fabbisogno energetico della Regione Toscana.
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LE TERRE FUMANTI - Le manifestazioni naturali geotermiche di Sasso Pisano e Monterotondo M.mo si presentano come un paesaggio brullo e selvaggio unico ed inimitabile, un suggestivo ambiente naturale paragonato ad un 'luogo infernale'. Contrasti fortissimi di colori dovuti all'alterazione delle rocce, rare forme di vegetazione, minerali in continua formazione, rocce roventi, sorgenti di acque caldissime tra getti di vapore e pozze di acque gorgoglianti, tracce di un illustre passato, sono solo alcuni aspetti di questo straordinario
paesaggio.
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SASSO PISANO, IL BORGO - Le prime tracce storiche risalgono al 896. Le estrazioni di minerali quali l'allume, lo zolfo ed il vetriolo hanno condizionato fortemente la sua storia. Durante il Medioevo l'allume era molto richiesto, perché utilizzato sia in medicina, come antiemorragico, sia in tintoria come fissatore del colore. Conteso fin dal 1204 tra i Vescovi e il Comune di Volterra, nel 1472 subì la cosiddetta 'guerra delle allumiere' con la quale Firenze conquistò definitivamente tutto il Volterrano. Oggi, presenta ancora i caratteri della rocca medievale.
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SASSO PISANO, L'ANTICO COMPLESSO TERMALE - Dal 1985 la Sopraintendenza per i beni Archeologici della Toscana sta riportando alla luce, nelle vicinanze di Sasso Pisano, nel Podere il Bagno, un complesso architettonico di eccezionale interesse storico e archeologico, in un ambiente naturale di grande suggestione, caratterizzato da una intensa attività geotermica, in cui ben si spiega la presenza di un complesso architettonico sacro-termale legato a divinità salutari. La monumentalità e l'ampiezza del complesso, che si estende ben oltre l'area indagata, rende probabile l'identificazione con uno dei due impianti termali - Aquae Volaterrae e Acquae Populaniae - indicati nel segmento IV della Tabula Peutingeriana, una carta geografica militare dell'Impero Romano.
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MONTECATINI VAL DI CECINA, IL BORGO - Terra di miniere e minerali l'Alta Val di Cecina ha ospitato la più importante miniera di rame in Europa tra il 1827 ed il 1907. La storia del borgo medievale di Montecatini Val di Cecina è legata alla sua Miniera di Rame che ha dato il nome ad una delle maggiori
industrie del XX secolo: la Montecatini S.p.A. divenuta poi Montedison. Il borgo minerario, ristrutturato è ancora oggi in parte abitato. Il Centro di Documentazione, nel cuore del borgo, offre uno spaccato delle risorse del sottosuolo che fin dall'antichità sono state utilizzate in Alta Val di Cecina: il rame, salgemma, l'alabastro, il bacino geotermico, il calcedonio, la lignite.
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MONTECATINI VAL DI CECINA, LE MINIERE E IL MUSEO - Il complesso Minerario, posto a circa 1 km dal borgo, racconta la storia degli uomini, la loro laboriosità e la loro intraprendenza; sono visitabili le gallerie originali ottocentesche (il reticolo delle gallerie si estendeva per circa 35 km fino ad una profondità di 315 m), la torre di Pozzo Alfredo con il montacarichi 'sospeso sulle
teste dei visitatori' e dalla cui sommità si può spaziare su gran parte del territorio dell'Alta Val di Cecina.
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QUERCETO E IL SUO CASTELLO - Frazione di Montecatini VC e situato su uno sperone collinoso che domina la valle del fiume Sterza e quella del Cecina, già dall'antichità Querceto fu castello di grande importanza tanto che fu in grado di fornire 600 armati al comune di Volterra. Oggi l'intero borgo suscita un interesse eccezionale sia per l'antico castello, restaurato ai primi del Novecento dai conti Ginori e portato, come ricorda una lapide, alle condizioni originarie, sia per le sue antiche case e la chiesa dedicata a San Giovanni Battista, situata fuori dell'antica rocca e riportata anch'essa alle originali strutture.
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POMARANCE, IL BORGO E LA PIEVE - Un borgo già conosciuto e menzionato in documenti del 1128. Nella parte più antica si trova la Pieve di San Giovanni Battista, fondata nel medioevo ma radicalmente ristrutturata nell'Ottocento, che conserva dell'impianto originale solo la facciata. Parte della pieve sorge su una necropoli del V-IV secolo a.C, come testimonia la tomba etrusca rinvenuta sotto la canonica. L'interno, a tre navate, è decorato da un ciclo di affreschi con Scene della vita di Cristo realizzato da Luigi Ademollo nel 1833. Nella pieve sono conservate tele di notevole interesse.
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POMARANCE, CASA MUSEO PALAZZO BICOCCHI - La visita offre uno spaccato della vita borghese del XIX secolo di una famiglia benestante, religiosa e devota, che ricopre incarichi di rilievo nell'amministrazione pubblica, amministra proprietà terriere e svolge attività legate alle nascenti produzioni industriali. Cucina, sale da pranzo, camere, stanza dei giochi, biblioteca e cappella privata, consentono di ammirare affreschi, prestigiosi arredi e oggetti, particolari tendaggi, in un luogo che mantiene integra la memoria di chi lo ha vissuto.
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POMARANCE, LA ROCCA SILLANA - La Rocca è situata a circa 11 Km
da Pomarance, a 3 km da San Dalmazio. Lasciata l'auto il monumento
è raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero per circa 800 m con un dislivello di circa 100 m. La Rocca si presenta come un imponente fortilizio edificato in superba posizione panoramica, oggi interamente recuperato. Dalla Rocca la vista spazia a 360° su buona parte del territorio toscano. Si parla dell'insediamento di Sillano per la prima volta in un documento del X sec.
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