UNA PANORAMICA SU VEROLI - Lasciata l’Autostrada del Sole a Frosinone, e percorrendo la superstrada Ferentino - Frosinone , l’uscita Giglio di Veroli vi immetterà nella provinciale verolana. Alzando lo sguardo verso l’alto a sinistra appare la città di Veroli arroccata su un colle a circa 700 m slm, immersa nel verde dei Monti Ernici che gli fanno da corona. Veroli di fondazione Ernica, è tra le più belle cittadine dell’intera Ciociaria, oltre ad un caratteristico centro storico con i suoi quasi ventunomila abitanti ha delle splendide frazioni con importanti beni culturali.
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FASTI VERULANI - Nel caratteristico cortiletto medievale di Casa Reali sono conservati i Fasti Verulani, il calendario romano del I secolo d.C. La presenza di questa importante testimonianza è un chiaro segnale dell’importanza dell’antica Verulae prima avversaria di Roma, e poi fiera alleata tanto da acquisire fondamentali benefici. Il calendario fu rinvenuto dalla storico locale Camillo Scaccia Scarafoni nel 1922 e rappresenta un unicum nel suo genere pur riportando solo i primi tre messi dell’anno.
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BASILICA DI SANTA SALOME - La Basilica dedicata a Santa Maria Salome, protettrice di Veroli, sorge nel luogo dove nel 1209 furono ritrovati i resti della santa donna, madre di Giovanni l’Evangelista e Giacomo il Maggiore. Intorno al sepolcro fu costruito un oratorio, trasformato e ampliato nel tempo. La costruzione venne distrutta dal terremoto del 1350, ma fu ricostruita e consacrata nel 1492. L ’interno è diviso in tre navate e nell’abside centrale è posta una tela con l’immagine di Santa Salome del Cavaliere d’Arpino .
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LA SCALA SANTA DI VEROLI - A metà del ‘700, nella seconda cappella nella navata sinistra il Vescovo Tartagni fece costruire la Scala Santa nella Basilica dedicata a Santa Maria Salome, di dodici scalini (l’undicesimo contiene un frammento della Santa Croce) dove si può ottenere l’indulgenza plenaria secondo le condizioni di Papa Benedetto XIV e indicate nella lapide situata a destra della scala. La scala Santa di Veroli è i importantissima poiché ha gli stessi benefici della Scala Santa di Roma e di Gerusalemme, quindi è una delle tre scale sante al mondo ufficialmente riconosciute.
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BASILICA DI SAN ERASMO - La Basilica fu fondata su un preesistente oratorio costruito da San Benedetto e dai suoi discepoli, che si erano fermati a Veroli nel 529, durante il viaggio da Subiaco a Montecassino. Nel corso dei secoli, la chiesa è stata più volte ristrutturata, ma ha conservato lo stile romanico nella facciata. Nella cappella del Sacramento è custodito un prezioso calice in argento dorato che il 26 marzo 1570 fu protagonista del miracolo Eucaristico, uno dei pochi ufficialmente riconosciuti dalla chiesa. Nel transetto un’opera del polacco Taddeo Kuntze l’incontro tra Papa Alessandro III ed Evardo Vescovo di Bamberga.
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ABBAZIA DI CASAMARI - Nel territorio di Veroli sorge l’Abbazia di Casamari, fondata sui resti dell’antica Cereatae Marianae, patria del console romano Caio Mario, da quattro chierici verolani : Benedetto, Giovanni, Orso e Azzo nel 1005. Nell’anno 1152 ai Benedettini successero i Cistercensi, per opera di S. Bernando, mandato da Eugenio III. I lavori di costruzioni dell’attuale Abbazia iniziarono nel 1203 e furono affidati al monaco architetto Guglielmo da Milano. Nel 1217 essa fu consacrata da Papa Onorio III dedicandola ai Santi Giovanni e Paolo e alla Vergine Assunta.
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BIBLIOTECA GIOVARDIANA - La Biblioteca Giovardiana prende il nome da Mons. Vittorio Giovardi (1699-1786), "Decanus Utriusque Signaturae" nel Supremo Tribunale della Chiesa di Roma. Il Giovardi, verolano, donò con un testamento del 20 gennaio 1773 l’intero fondo librario di sua proprietà. La Biblioteca raccoglie circa 16.000 volumi che trattano argomenti di carattere religioso, filosofico, teologico, giuridico, storico, letterario e scientifico. Inoltre conserva pergamene con pregevoli miniature (dal secolo XII al XVI), cartacei, incunaboli del XV secolo, cinquecentine ed un migliaio di incisioni, disegni di Carlo Maratta e di altri pittori ignoti dei secoli XVI-XVII-XVIII.
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DUOMO DI SANT’ANDREA - Il Duomo di Sant’Andrea Apostolo, di origine romanica, venne costruito nel secolo XIII ampliando un edificio paleocristiano del IV secolo, situato sull’area dell’antico Forum Verolanum. Un'epigrafe, conservata nella cappella del Tesoro della chiesa, costituisce il più antico documento della storia della cattedrale, e ricorda che il primo dicembre dell’anno 384 fu sepolta nel Duomo la salma del presbitero Marturio, un martire cristiano. In una cappella della navata sinistra si ammira una tela “Il martirio di San Bartolomeo” del pittore polacco Taddeo Kuntze. Da segnalare il Tesoro del Duomo formato da oltre 600 reliquie contenute in cofanetti, urne, ostensori di inestimabile valore per l’alto significato artistico, storico e religioso.
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PRATO DI CAMPOLI - Il Pianoro di Prato di Campoli, sui monti Ernici, con i suoi quasi 1200 m di altezza rappresenta una delle località naturalistiche più importanti della Ciociaria. Il pianoro ospita inoltre una meravigliosa faggeta ed è punto di partenza per le escursioni sul monte Pedicino ( 1734 m ) e Pizzo d’Eta ( 2030 m), inoltre possono essere percorsi i sentieri dei fiori, degli eremi,e dei briganti.
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PORTA DI SANTA CROCE - Porta Santa Croce, che si è conservata nel suo aspetto medioevale, fu costruita intorno all’ XI - XII secolo quando la città ebbe un’espansione verso Sud. Essa si presenta oggi come un imponente arco a tutto sesto a pietra viva, resa più solida da due speroni laterali, e al di sopra i resti di un’antica torre dimezzata che aveva la funzione di difesa vista la sua posizione, che permetteva di guardare sia verso la Valle del Liri che verso quella del Sacco. Attraverso questa porta ci immettiamo nell’antico e medioevale borgo di Santa Croce.
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